She-Hulk, tra legittimazione e un nuovo look

Siamo arrivati alla metà della serie televisiva “She-Hulk”, trovandoci probabilmente davanti l’episodio meno entusiasmante presentato fino a oggi dalle avventure televisive di Jennifer Walters.

Vengono accantonate le scene di azione e i grandi cameo, per far posto alla causa di Titania e il nuovo look di She-Hulk. Cose che oggettivamente non hanno fatto una breccia mediatica, creando l’effetto di riempitivo all’interno delle nove puntate della serie televisiva.

Più che nelle aule di tribunale (per la seconda volta), tutti avrebbero preferito veder evolversi la rivalità con Titania all’interno di una lotta tra le due, magari nel bel mezzo di uno scenario criminale. La causa legale sul marchio “She-Hulk@“, sembra la mossa di una narrazione che non sa esattamente cosa raccontare riguardo questa rivalità. Eppure ci sarebbe tantissimo da dire, soprattutto perché parliamo di una rivalità che non è stata sviscerata per nulla all’interno della serie televisiva.

Tranne per il rimando citofonato al nuovo costume di Daredevil (peraltro già ufficializzato dai trailer della serie televisiva), non crea grandi aspettative il cambio di look di She-Hulk. Sempre le anteprime pubblicizzate, ci fanno vedere il nuovo costume viola e bianco dell’avvocatessa verde, depotenziando l’esordio nel Marvel Cinematic Universe di Luke Jacobson, eclettico stilista dei supereroi nel MCU.

Avvicinandoci alla fine della prima stagione televisiva, è speranza comune che ci sia un cambio di rotta sulla narrazione di She-Hulk per gli ultimi quattro episodi. Tutti i fan vogliono vederla in azione, in un frangente apparso fino a oggi solo nella battaglia con Hulk (primo episodio) e con Wong (quarto episodio). Molto poco per una serie televisiva che si descrive come d’azione.

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