“Dragon Ball Super: Super Hero”: ci troviamo davanti al peggior film della serie?

Su “Dragon Ball Super: Super Hero”, era scontato partire con dei pregiudizi. Ma che il risultato finale si rivelasse anche peggiore dei più nefasti pronostici, in questo Akira Toriyama si è completamente superato.

Quello che doveva rivelarsi un film tributo alla saga del Dr. Gelo, nella sua completezza si rivela invece uno scimmiottamento degli acerrimi nemici di Goku, Gohan e Vegeta.

LA RINASCITA DEL FIOCCO ROSSO – Il magnate Magenta, nipote alla lontana del Capitano Red, decide di ridare vita all’esercito di Fiocco Rosso, dopo la nefasta sconfitta del Dr. Gelo e Cell nella serie di Dragon Ball Z.

Per ripartire, decide d’ingaggiare il Dr. Hedo, un ragazzo geniale nipote alla lontana del Dr. Gelo e con la mania dei supereroi. Ingannato dalla bontà nelle intenzioni del Fiocco Rosso, decide di costruire per loro dei nuovi cyborg al fine di annientare Goku e compagni: Gamma 1 e Gamma 2, oltre a una revisione potenziate di Cell, ovvero il mastodontico Cell Max.

Mentre Goku, Vegeta e Broly sono impegnati ad allenarsi sotto la supervisione di Whis, toccherà a Piccolo e Gohan difendere la Terra. Riusciranno i nostri eroi nell’impresa?

IL RILANCIO DI PERSONAGGI COME GOHAN E PICCOLO – Nel proprio profondo, il film prova a rilanciare personaggi storicamente secondari della serie. A livello di filmografia, Piccolo e Gohan tornano ad avere una propria parte in importante in un lungometraggio, dopo i fatti di “Dragon Ball Z – La vendetta divina” del 1989.

La storia prova a rilanciarci uno Junior in triplice veste: mentore della piccolissima Pan; paladino della Terra in assenza di Goku e Vegeta, oltre che spina nel fianco di Gohan per farlo tornare a combattere. Tutto questo con l’acquisizione di un nuovo potere, l’Orange Piccolo, ovvero la trasformazione del leggendario namecciano che lo fa somigliare a una lattina di Fanta.

Su Gohan, si prova invece a rilanciare un vecchio discorso della Serie Z e che purtroppo si chiuse con la sconfitta di Cell: il figlio che supera il padre. A distanza di 32 anni, Toriyama decide di ripescare nel capitolo “Jinzōningen Hen”, provando a disegnare un continuo di quella saga e il suo spirito. Se all’inizio degli Anni ’90 naufragò l’ambizione di un Gohan protagonista assoluto della serie Dragon Ball per oggettivi motivi di merchandising, inutile ribadire come lo stesso concetto sia rimasto immutato per l’incontrastata fama mondiale di Goku. Il figlio del famoso Sayan oggi salva il mondo da un reboot di Cell, con una nuova trasformazione peraltro brutta esteticamente (Son Gohan Beast), ma nulla di più.

GAMMA 1 E GAMMA 2 – Il capitolo inerente i due nuovi cyborg, non è mi dispiaciuto. Essi vengono programmati come supereroi, obbedendo ciecamente agli ordini dell’Dr. Hedo, salvo tirare fuori il loro lato da eroi della Terra davanti a una Pan in pericolo e il tentativo di bloccare Cell Max.

Nonostante mi piacciano tanto come personaggi, dubito troveranno un grande spazio all’interno delle prossime avventure di Dragon Ball: un vero peccato, perché dietro ci sarebbe grande potenziale editoriale.

CELL MAX, COMPLETAMENTE BOCCIATO Passiamo alle note dolenti. Il reboot dello storico villain di Goku e soprattutto Gohan, viene ripresentato nel grande schermo nella sua dimensione più barbara e goffa.

Quello che sarebbe dovuto essere un essere al di sopra del “Cell forma perfetta”, in realtà si rivela un Cell incapace di controllarsi, mastodontico nelle dimensioni, che non spiccica una parola e addirittura senza l’abilità di rigenerare le proprie parti danneggiate.

Nella Serie Z eravamo stati abituati a un Cell molto intelligente e soprattutto ingegnoso nel gestire i propri combattimenti, in una dimensione di autocoscienza ai limiti della megalomania ma che comunque aveva attirato la passione dei fan di Dragon Ball. Con questo film, letteralmente ci troviamo a un azzeramento di tutte quelle caratteristiche. Insomma, un reboot che non rende giustizia alla classe di uno dei villain più celebri della saga.

ORMAI DRAGON BALL NON HA PIU’ NULLA DA DIRE – Il verdetto finale sul film, è tanto spietato quanto veritiero: la serie di Toriyama non ha più nulla da dire al grande pubblico.

In un mix tra reboot poco fortunati e soprattutto storie di scarso impatto mediatico, peraltro con una grafica orripilante per questo lungometraggio, l’esito di “Dragon Ball Super: Super Hero” è insindacabile: il peggior film della saga dalla fine degli Anni ’80 a oggi.

VOTO ALLA PELLICOLA: ⭐ 1/2

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