Corpo Libero

Corpo Libero, una serie tv che denuncia gli scandali della ginnastica artistica

Il 26 ottobre 2022 sono usciti i primi episodi della nuova serie targata Paramount+ “Corpo Libero”, con la piattaforma americana che ha da poco esteso il suo mercato anche all’Italia. I primi prodotti acquisiti dal nuovo canale streaming made in Usa, riguardano l’efferato delitto del Circeo e, appunto, la ginnastica artistica. Corpo Libero è tratta dall’omonimo romanzo di Ilaria Bernardini, uscito per la prima volta nel 2010 e andato in ristampa nei giorni recenti poco prima dell’uscita della produzione.

All’interno si narra la storia di un gruppo di ginnaste italiane impegnate in un torneo internazionale, sviscerando i rapporti non proprio idilliaci tra i componenti della squadra e i costosi sacrifici a cui sono sottoposte queste ragazze il più delle volte minorenni. Un omicidio poi arriverà a scompigliare il tutto. La serie è stata presentata lo scorso 15 ottobre 2022 alla Festa del cinema di Roma, nella sezione Alice nella città, con i primi due episodi in anteprima proiettati in Auditorium.

Corpo Libero, tra fiction e realtà

Chi avrà già avuto modo di assistere alle prime quattro puntate della serie (sono sei in totale), avrà potuto constatare la durezza del racconto e i toni dark fortemente voluti dal duo di registi Cosimo Spender e Valerio Bonelli. Il prodotto televisivo assume quindi i toni di una storia drammatica nel quale si prospetta un climax destinato a sconvolgere lo spettatore. Del resto, la trama del romanzo della Bernardini non viene seguita proprio alla lettera ma esso è stato un prezioso binario da seguire per dare alla fiction il materiale necessario affinché sia godibile e intrigante.

Nel cast figurano Antonia Truppo e Filippo Nigro, più un giovane gruppo di attrici emergenti tra cui: Alessa De Falco, Giada Savi, Federica Cuomo, Eva Iurlaro e Giada Pirozzi. A chiudere è la presenza nella produzione di Barbara Chichiarelli nel ruolo della poliziotta che condurrà le indagini di omicidio. La cosa inquietante è che Corpo Libero, seppur sia un’opera romanzata e inventata, riesce ad attraversare quella sottile linea rossa che catapulta la finzione verso la realtà. Di recente un altro prodotto in America, il documentario Atleta A, aveva spinto diverse ragazze a farsi avanti e denunciare gli abusi e le violenze subite. Un altro segnale forte di quanto possa essere sottile la parete che separa queste due facce.

Lo scandalo della ginnastica artistica

Forse è solo una coincidenza, ma certo il tempismo è a dir poco perfetto. Pochi giorni dopo la messa in onda dei primi episodi di “Corpo Libero”, sono piovute le denunce di alcune atlete che hanno lamentato pesanti abusi nel corso della loro carriera sportiva. Cosa che ha portato costoro ad allontanarsi dal mondo della ginnastica. Ma forse proprio la visione della serie televisiva era lo step che serviva per alzare la voce e far arrivare il grido d’aiuto che circonda molte atlete all’interno di questo mondo di cui purtroppo non si sa nulla.

Anna Basta, Nina Corradini e Giulia Galtarossa potrebbero essere solo le prime di una lunga serie. Intanto la loro denuncia ha portato al commissariamento dell’Accademia ginnica di Desio a Milano. Ci troviamo di fronte ad un caso in cui il cinema, o se preferiamo la serialità televisiva, sono stati d’impulso per denunciare atti che purtroppo accadono e di cui spesso non sappiamo niente. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, quello delle Federazione Ginnastica Italiana, Gherardo Tecci, e il neo ministro dello sport, Andrea Abodi, hanno commentato la vicenda tuonando che i responsabili saranno severamente puniti e invitando altre ragazze che hanno subito abusi a farsi avanti e denunciare l’accaduto. Fare esattamente ciò che Martina, la protagonista di Corpo Libero interpretata da Alessia De Falco, decide di attuare nel corso della serie arrivando persino a dire “io odio la ginnastica artistica ma non posso farne a meno”.

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