Ms. Marvel, il finale di stagione riscatta l’intera serie tv

Se dovessi dare un’opinione a caldo su Ms. Marvel, mi verrebbe da compararla al moto delle onde marine: un continuo di alti e bassi, con picchi di grandiosità cinematografica in qualche punto della prima stagione.

La serie televisiva portava sulle sue spalle due grandi compiti. Da una parte, far conoscere le avventure della giovanissima zoomer Kamala Khan. Dall’altra, portare quella generazione nata nei primi Anni 2000 ad affezionarsi ai supereroi di Marvel. Proprio su quest’ultimo punto, il compito risultava complesso, in quanto serviva trovare un collante editoriale e cinematografico che collegasse la Generazione Z e il prodotto della Marvel Cinematic Universe.

Ecco allora che la scelta è ricaduta sulla giovane Kamala Khan, che col volto della diciannovenne Iman Vellani ha raffigurato l’aspirante supereroina con la passione di Captain Marvel. Un’attrice giovanissima per un personaggio relativamente giovane sul piano editoriale. Ms. Ms. Marvel esordisce nel 1977 sui fumetti, vedendo poi pubblicati gli ultimi tre volumi sul suo personaggio tra il 2006 e il 2016.

UNA SERIE TV CHE SI DISCOSTA DAL FUMETTO

Quello che subito appare all’occhio degli attenti appassionati di supereroi, è la completa rivisitazione della Ms. Marvel cinematografica in confronto a quella proveniente dal mondo editoriale.

Nel MCU, Kamala sprigiona i propri poteri – almeno al momento – attraverso un bracciale, discostandosi anche dall’universo degli Inhumans per dare sbocco a nuove storie editoriali. Una scelta stilistica secondo Kevin Feige (Presidente dei Marvel Studios), considerato come la ragazza nel fumetto teneva superpoteri troppo simili a Mister Fantastic – ormai ufficialmente dentro l’MCU dopo “Doctor Strange e il Multiverso della Follia” – e goffi se ripresi dalla CGI.

Insomma, la volontà di smarcarsi da eventuali personaggi doppione nell’universo Marvel. Tutto questo percorrendo la via cinematografica, che già diverse volte ha lanciato nuovi personaggi senza passare dal fumetto (non ultimo il finale di “Thor Love and Thunder”).

COSA FUNZIONA NELLA SERIE TV?

A detta di tanti influencers e streamer, il punto di forza di Ms. Marvel lo si trova nella CGI. Ottime le scelte optate per l’utilizzo degli effetti speciali, che all’occhio dei fan rendono il prodotto giovanile e soprattutto originale.

Molto bene anche la ripresa dei superpoteri su tutti i personaggi attivi all’interno della serie televisiva, in primis la stessa Kamala. Pur discostandosi dalla storia editoriale raccontata dalla Marvel, i nuovi poteri s’ispirano a quelli del fumetto e creano una formula accattivante all’occhio dello spettatore, che rimane piacevolmente colpito da questi particolari involucri di energia cosmica dal colore blu/violaceo.

In ultimo, ottima la post-credit. Seppur prevedibile, è il giusto finale di stagione per collegarci a qualcosa di più grande: il film cinematografico “The Marvels”. Una scelta narrativa che ora obbliga la Marvel a spiegare il collegamento tra il bracciale, l’introduzione dei Mutanti e Carol Danvers.

COSA NON MI E’ PIACIUTO DI MS. MARVEL?

Era difficile tirare fuori una trama appassionante all’interno di un contesto dove i protagonisti rappresentano personaggi al liceo. Soprattutto davanti a un pubblico che ha bocciato serie come “Élite” su Netflix, che narrano le avventure della Generazione Z in chiave più erotica e violenta.

Ms. Marvel lascia la sfera violenta a casa, per far posto alla classica serie televisiva da liceali (che ricorda la serie televisiva “That’s So Raven” della Disney), con una protagonista divisa tra piccoli problemi di cuore, rapporti familiari, la fede islamica e l’aggiunta dei superpoteri. Tutti elementi che rendono lento il prodotto nei primi cinque episodi, in un fattore che delude lo spettatore per mancanza di hype.

Gli eccessivi spiegoni all’interno delle varie puntate, tolgono tempo prezioso alla costruzione di Kamala Khan come supereroina, ma soprattutto a una storia che rimane senza un vero villain fino all’ultimo episodio. Una storia piatta, dove si fa troppi riferimenti storici sulla nascita del Pakistan, la vita della bisnonna Aisha o i problemi generazionali della giovane Ms. Marvel.

Anche sul piano della regia e del montaggio, si vedono profonde lacune. Soprattutto il penultimo episodio e l’inizio dell’ultimo, danno l’impressione di essere stati interrotti male e tagliato delle avvincenti scene di azione (in entrambe protagonista il Kamran di Rish Shah).

IL VOTO DEL MARFORIO: ⭐⭐⭐ 1/5

 

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