Roma, al liceo Montale tra sesso e gogna mediatica

Roma – Diciamo una cosa: quello accaduto al liceo Montale, altro non è che il sogno di ogni studente con la propria bella professoressa.

Un po’ come la Supplente di “Pierino contro tutti”, che accendeva i sogni proibiti degli adolescenti – e dello stesso protagonista interpretato da Alvaro Vitali – con la giovanissima Michela Miti.

Ma una cosa è il film, dall’altra c’è la realtà. Quest’ultima fatta di regole scolastiche, la deontologia professionale del docente, il corretto rapporto tra professore e studente. Eppure, in certi casi l’amore può superare tutto ciò.

Sia chiaro, la docente ha sbagliato ad avere rapporti sessuali con un proprio alunni. Ma una simile situazione, fa meritare a una donna di finire sulla gogna mediatica? 

Il nome di questa signora ormai si trova su ogni testata giornalistica, violando anche quel rispetto alla privacy che la deontologia giornalistica impone. Non sbattiamo in prima pagina il nome dei criminali, ma facciamo un’eccezione per questa insegnante? Tutto ciò, mi lascia profonde perplessità.

Sarà perché anche chi sbaglia ha una sua dignità, che in quanto umano – e al di là dell’errore – dev’essere rispettata e non violata. Solo in Italia, si parla più di una “docente che va a letto col proprio alunno”, quando magari nello stesso periodo viene compiuto un gravissimo femminicidio ai danni di un’attrice hard. Il mondo è realmente strano, così come il modo di far notizia sui giornali nostrani.

La docente – di cui almeno noi non faremo il nome – ha compiuto una sbaglio, anche grave: ma delle sue azioni – in prima persona – deve risponderne a un Consiglio di Disciplina del Ministero dell’Istruzione, poi al proprio marito tradito per una cotta verso un adolescente. Altri non devono fare la morale, addirittura lucrando su una faccenda che cambierà la vita di questa donna sul piano umano e professionale.

Non ci ha insegnato nulla la storia di Tiziana? Sì, la giovane di Napoli condotta al suicidio per un suo video intimo finito in rete. Qui non si parlerà di filmati porno, ma sulla pubblica stampa è arrivato addirittura il luogo dove la docente e lo studente hanno consumato il rapporto sessuale. A tutto c’è un limite!

Chi ha scritto in questi giorni, ha pensato alla psiche di questa donna? Che una gogna mediatica può spingere al suicidio? Temo di no, come tutte le cose fatte in maniera superficiale dentro quest’Italia.

 

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