torre eiffel

Torno Subito, un esperienza di studio e professionale da far vivere ai ragazzi

E’ indubbio come nell’ultimo anno, anche grazie a progetti come il Torno Subito, è diventato sempre più forte il nostro legame con le dinamiche dell’Unione Europea. Condizioni che non ci hanno snaturato sul piano politico, ma bensì permesso una critica più approfondita in confronto a un polo sovranista. In questo senso, ci mettiamo nella posizione di criticare fortemente le politiche, anche attuali dell’UE, considerando però nella nostra disamina anche tutto quello che funziona in questa realtà sovrannazionale: tra tutti, i bandi culturali o le esperienze di studio e lavoro, tutte finanziate dalla Comunità Europea.

Ripartire da una corretta informazione del Torno Subito

In tal merito, Andrea Rapisarda (Movimento Culturale “Il Marforio”) ha steso delle interessanti riflessioni sul progetto Torno Subito, partendo anche dalla concezione di crisi del lavoro che si percepisce in Italia, non solo nell’agone del conflitto russo-ucraino, ma anche guardando alle dinamiche storico-economiche che coinvolgono il nostro Paese dagli ultimi 10/15 anni. Situazioni su cui la politica, al pari di altre realtà, hanno affrontato il tema della disoccupazione giovanile probabilmente con le armi sbagliate.

Diventa allora necessario buttare l’occhio oltre ai confini italiani, per comprendere come ci sono dei mezzi per ammortizzare sull’istruzione dei giovani e soprattutto il loro ingresso nel mondo del lavoro, che però – serve precisarlo – non possono risolvere da soli il problema dell’occupazione. Ma che allo stesso tempo, possono dare lo spunto alla ricerca di modalità per l’erogazione di lavoro ai giovani, la scrittura di bandi a progetto e soprattutto la formazione professionale degli stessi ragazzi.

Progetti per giovani Under 35

In merito, Andrea Rapisarda dice: “Questa mattina, abbiamo effettuato una nuova riunione del #tornosubito: un progetto a cui tengo molto, considerato come garantisce un’esperienza di formazione professionale e poi lavorativa, tutta finanziata dall’Unione Europea. Ecco perché sorge la necessità di promuoverlo ai più giovani under 35, ovvero studenti universitari, inoccupati e ragazzi in stato di disoccupazione”.

Prosegue l’esponente del Marforio: “Oggi l’UE, con la collaborazione della Regione Lazio, offre la possibilità d’imparare un mestiere, ampliare le proprie soft skills e soprattutto fare tutto ciò a contatto con altri coetanei, in maniera stimolante e soprattutto divertente. Come “Movimento Culturale Il Marforio”, abbiamo proposto come la promozione debba avvenire in precise sedi dove i giovani sono presenti: le scuole; le università; le piazze cittadine, le Associazioni di quartiere e le sedi istituzionali dei nostri Comuni. Con la collaborazione dei vari Enti istituzionali, diventerà più semplice, e soprattutto efficace, parlare di UE e soprattutto dei servizi che la Comunità Europea mette a disposizione per i propri ragazzi, aprendo a progetti accessibili per ogni fascia economica”.

“Una storia impossibile”, la cavalcata dell’Arezzo Femminile in un emozionante documentario

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: