Roma – Trionfa Maria De Filippi nella prima edizione delle Quirinaliadi, gioco organizzato dal Marforio in concomitanza con le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica.
Se la politica non ha le idee sul nuovo inquilino del Colle, di ben altra pasta si sono fatti vedere i tantissimi partecipanti al sondaggio. Le migliaia di persone accorse su Instagram, alla fine hanno coronato – seppur virtualmente – la famosa conduttrice di Mediaset come Presidentessa della Repubblica.
La moglie di Maurizio Costanzo è stata una vera dominatrice del gioco, guadagnando simpatie a non finire e imponendosi in ogni sfida fino alla vittoria finale. In un’esperienza che ha decretato la morte del personaggio politico, si è invece sottolineato come il cittadino italiano ponga maggiore fiducia verso il volto televisivo.
Non è un caso che la finale abbia messo di fronte due volte noti della televisione italiana, dei conduttori impeccabili e soprattutto i paladini degli ascolti di Canale 5: la vincitrice Maria De Filippi e Paolo Bonolis.
Personaggi dove ognuno con un proprio stile artistico, raccontano ogni giorno l’Italia odierna. Chi attraverso il gioco, come Bonolis attraverso “Avanti un altro”. Oppure la De Filippi, che nei suoi programma coniuga le storie all’italiana, il mondo dell’arte e guarda alle fasce di età dall’adolescenza fino agli anziani.
Non solo un modo per diventare dei beniamini del pubblico (premiati anche dagli ascolti di programmi come “Avanti un altro” o “C’è posta per te”), ma anche un modo per osservare i problemi della nostra Nazione. Una concezione oggi oggettivamente estranea nella politica italiana, ignara dei problemi del popolo e incapace di prendere decisioni nell’interesse della Nazione nonostante il ruolo istituzionale.
Allora la vittoria di Maria De Filippi ci lancia in una riflessione: davanti a un Parlamento che fa “scheda bianca” per il Quirinale, meglio scegliere una persona estranea alla politica per guidare il Paese. Meglio una personalità pura e lontana dalle logiche del compromesso o addirittura delle ambizioni personali. Meglio una persona che conosce il Paese.
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