Discarica abusiva a viale dei Romagnoli

Ostia tra incuria e degrado: erba alta, discariche abusive e alberi secchi nel X Municipio

Ostia soffre l’abbandono del verde pubblico: giardini in degrado, erba incolta, rifiuti ovunque e alberi secchi. Nessun intervento dal X Municipio o da Roma.

Ostia sta vivendo uno dei periodi estivi più amari dell’ultimo decennio. Se già la gestione delle coste lidensi è in forte sofferenza, la situazione non migliora affatto per quanto riguarda le aree verdi. Dal X Municipio, così come dal Comune di Roma, manca completamente la manutenzione ordinaria: il risultato è un progressivo degrado di giardini e aiuole, ridotti a vere e proprie discariche abusive, con alberi ormai secchi per l’assenza di acqua.

Emergenza verde a Ostia: giardini pubblici nel totale abbandono

Oggi non è solo un quartiere a soffrire per l’assenza di cura del verde pubblico. Come denunciano numerosi residenti, il problema si estende a gran parte del territorio lidense. A lamentare l’assenza del servizio giardini sono, in particolare, alcune zone di Ostia Ponente, l’area di Lido Centro e quella di Lido Nord. A unire questi casi, documentati con foto e video dai cittadini e diffusi sui social, è la presenza costante di rifiuti e l’abbandono in tratti significativi del verde urbano.

Marciapiedi invasi da erbacce e rifiuti davanti alla stazione Lido Nord

Il biglietto da visita di Ostia è oggi rappresentato dalla desolazione che si incontra appena fuori la stazione di Lido Nord. Una volta scesi dalla Metromare e superato il cavalcavia pedonale, i passanti si trovano di fronte un marciapiede invaso da erbacce e rifiuti, lungo via dei Romagnoli e davanti a numerose attività commerciali. Una situazione surreale, in cui i cittadini denunciano l’assenza degli operatori Ama, nonostante si tratti di una delle aree più centrali e trafficate del litorale.

Uno spettacolo indegno per i residenti della zona, costretti a destreggiarsi tra cartacce ed erba secca. Più di una volta, molti sono stati obbligati a camminare all’interno del parcheggio su via dei Romagnoli, un’area tra l’altro scarsamente illuminata nelle ore serali. Inutili, almeno finora, le segnalazioni e i video inviati al Comune per sollecitare una bonifica completa e risolutiva.

Discarica sotto il cavalcavia di Attico Tabacchi a Ostia: pericolo incendi

Al momento, sul litorale lidense, sembra davvero non esserci limite al degrado. Sotto il viadotto Attico Tabacchi sta crescendo una discarica abusiva, giorno dopo giorno. In una posizione ad alto rischio per possibili incendi, si è formata una montagnetta di rifiuti fatta di plastiche, carte, legni e perfino pneumatici. Nonostante la gravità della situazione documentata in foto, anche in questo caso non si registra alcun intervento istituzionale per avviare una bonifica. Una situazione che, peraltro, si ripresenta da decenni con puntualità disarmante.

Aiuole trasformate in discariche: il caso di via Sangallo e dintorni

Se nei giorni scorsi avevamo documentato le condizioni di via Giuliano da Sangallo, dove le siepi sono diventate un rifugio per i vestiti dei clochard, la situazione non è affatto diversa in altri quadranti di Ostia. Desta particolare preoccupazione lo stato in cui versano le aree tra via Ammiraglio del Bono, largo Giovanni Roncagli e piazza Gregorio Ronca. Le siepi sono completamente abbandonate, invase da rifiuti. Un residente ci ha riferito: “Cosa sta aspettando il Comune di Roma per intervenire? È estate, questi rifiuti emanano cattivo odore e potrebbero causare incendi”.

Via dell’Appagliatore, piante morte a poche settimane dalla messa a dimora

Tra le ferite aperte del X Municipio, spicca il problema della gestione degli alberi. Dopo il disastro amministrativo che ha portato alla morte dei nuovi alberi nella Pineta delle Acque Rosse, la situazione non migliora in altre zone, come Ostia Ponente. Qui, lungo via dell’Appagliatore, si trovano alberi già secchi a poche settimane dalla messa a dimora. La vicenda, documentata dall’attivista Paola Torbidoni (Italia dei Diritti), mostra come l’Amministrazione municipale non sia riuscita nemmeno a garantire il minimo indispensabile: le operazioni di annaffiamento necessarie per tenere in vita le nuove piante.

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