Crepe sui balconi, calcinacci e paura tra i residenti delle Case di Virna Lisi a Ostia. Cresce l’esodo, mentre i lavori promessi dal Municipio tardano ad arrivare.
Nonostante l’impegno preso dall’Amministrazione del X Municipio, la paura tra i residenti delle Case di Virna Lisi a Ostia non si arresta. Dopo la seconda assemblea dei condomini, durante la quale la maggioranza lidense ha annunciato l’avvio degli interventi di ristrutturazione a partire da gennaio 2026, la caduta di calcinacci e i problemi strutturali persistono. Su molti balconi, infatti, le crepe si sono ulteriormente dilatate, lanciando un concreto campanello d’allarme sull’effettiva stabilità degli edifici in viale Vasco de Gama.
Crepe e calcinacci: torna l’allarme sicurezza alle Case di Virna Lisi a Ostia
A contattarci via email, con numerose fotografie, è stata la signora Paola (nome di fantasia per tutelarne l’identità). La donna ci mostra con rassegnazione lo stato del proprio balcone, evidenziando una situazione che meriterebbe un’ulteriore verifica da parte dei tecnici del Comune di Roma o dei Vigili del Fuoco. Le crepe già presenti sul terrazzo, nelle ultime ore si sono aggravate, dando origine a una spaccatura più profonda e al timore concreto che un pezzo del balcone possa crollare da un momento all’altro.
La testimonianza di Paola: “Temo che il balcone possa crollare da un momento all’altro”
Le crepe non sono l’unica preoccupazione all’interno dell’appartamento, situato al civico 140 di viale Vasco de Gama. “All’inizio di giugno, sono passati i Vigili del Fuoco per un sopralluogo al balcone, dichiarandolo inagibile a causa del crollo di calcinacci e della presenza di vistose crepe – spiega l’inquilina –. Credo che la situazione si sia aggravata nelle ultime ore: le crepe sono diventate più profonde, altri calcinacci sono caduti, ma soprattutto i muri si sono prima gonfiati e poi hanno lasciato dei grossi buchi sulla parete. È una situazione che mi spaventa molto e che vorrei fosse controllata al più presto”.
Rassegnazione e fuga: cresce l’esodo dalle case popolari di viale Vasco de Gama a Ostia
Paola, nella sua lettera, manifesta rassegnazione rispetto alla vicenda delle palazzine comunali nel quadrante di Ostia Ponente. Scrive: “Le istituzioni non mi hanno convinto negli ultimi giorni, e gli interventi previsti, per come sono stati messi agli atti, secondo me non saranno affatto risolutivi. Dopo quarant’anni, ho deciso di lasciare questo stabile: lascio ricordi e amicizie, ma grazie alla mia famiglia ho trovato un’altra casa, dove sono certa che non mi cadrà il tetto sulla testa. Da anni ormai, prego ogni giorno di risvegliarmi senza che la palazzina sia venuta giù”.
Altri dieci nuclei pronti a lasciare entro giugno
Nonostante l’Assessore alle Politiche Abitative del X Municipio, Giuseppe Sesa, abbia messo la faccia su questa spinosa questione, i residenti non nutrono ottimismo per il futuro. Alcuni provano a resistere all’interno dello stabile popolare, mentre altri sono riusciti a trovare soluzioni abitative alternative, intercettando affitti compatibili con il proprio budget. Se la scorsa settimana erano appena cinque le famiglie pronte a trasferirsi, nelle ultime ore sarebbe trapelata la notizia che almeno una decina di nuclei familiari sarebbe intenzionata a riconsegnare le chiavi degli appartamenti entro la fine di giugno.
Ritardi nei lavori e sopralluoghi saltati: la denuncia dei residenti
Dal Comune è arrivato l’annuncio di interventi celeri per l’installazione di nuove mantovane, in particolare nei cortili dei civici 140 e 142. Tuttavia, tali lavori non si sono svolti con la rapidità promessa. Venerdì scorso, quando era previsto un nuovo sopralluogo da parte di tecnici e ingegneri, nessuno si è presentato allo stabile, nonostante gli impegni presi in Commissione municipale. Meglio è andata con l’inizio della settimana successiva: solo due tecnici hanno effettuato i sopralluoghi nei punti critici e provveduto all’installazione delle mantovane necessarie.