Le associazioni dell’Infernetto accusano il Municipio X di aver escluso i cittadini dal tavolo tecnico sul verde. “Abbattuti altri 144 alberi, serve trasparenza e partecipazione”.
Infernetto, le associazioni denunciano promesse disattese e mancato coinvolgimento della cittadinanza
Dura presa di posizione delle associazioni ambientaliste dell’Infernetto, che in una lettera indirizzata all’Assessora all’Ambiente del X Municipio, Valentina Prodon, e ai consiglieri municipali, denunciano “promesse disattese, mancanza di coerenza e totale assenza di ascolto verso i cittadini”.
Il documento, firmato da Alberto Lubrano (Infernetto Attivo), Gabriele Taccini (Parco Riserva Verde) e Anna Catalani (Salviamo le Riserve Naturali), fa seguito all’incontro del 14 luglio 2025 nel quale era stato promesso l’avvio di un tavolo tecnico sul verde pubblico entro la fine dell’estate. Secondo quanto riportato dalle associazioni, però, “a oggi nessuna convocazione è mai arrivata, nonostante le continue sollecitazioni”.
Le accuse: “Promesse disattese e scarsa trasparenza”
Le tre associazioni ricordano che, durante l’incontro estivo con l’Assessora Prodon e il consigliere Leonardo Di Matteo, era stata garantita la creazione di un tavolo di confronto con i cittadini e le realtà civiche per affrontare il tema del degrado ambientale e della tutela del patrimonio arboreo del quartiere.
“Avevamo ricevuto rassicurazioni per settembre, al massimo ottobre – scrivono le associazioni – ma dalla Commissione Ambiente del 27 ottobre abbiamo invece appreso che il tavolo tecnico è già stato istituito senza alcun coinvolgimento del territorio”.
Un fatto che, secondo le realtà firmatarie, “non rispetta quanto promesso e mostra la totale assenza di volontà di collaborazione da parte del Municipio”.
Gli alberi di via di Castel Porziano e la rabbia del territorio dell’Infernetto
Il caso più eclatante resta quello della via di Castel Porziano, dove – come emerso dalla Commissione Ambiente del Campidoglio – verranno abbattuti altri 144 alberi ritenuti pericolanti o morti a causa della mancata manutenzione.
Le associazioni parlano di “una decisione unilaterale e inaccettabile”, presa senza alcuna valutazione congiunta:
“Si è deciso di tagliare centinaia di alberi senza ascoltare chi da anni lavora sul territorio per la tutela del verde – si legge nella lettera –. Questa scelta rivela una mancanza di coerenza rispetto agli impegni presi e un’assenza totale di ascolto verso i cittadini e le associazioni che li rappresentano”.
“Partecipazione non come intralcio, ma come risorsa”
Le associazioni rimarcano come la partecipazione civica debba essere considerata “una risorsa irrinunciabile” e non un ostacolo.
“Riteniamo inaccettabile che in Commissione si affermi che l’istituzione del tavolo tecnico dimostra l’attenzione del Municipio ai cittadini, quando invece non si mantengono gli impegni presi”, scrivono i rappresentanti civici.
L’assenza di confronto, sostengono, aggrava i problemi ambientali già evidenti nel quadrante: perdita di alberature, mancata programmazione di interventi di rigenerazione del verde e assenza di una visione di lungo periodo.
Il tema della fiducia tra cittadini e istituzioni
Nel testo si evidenzia come i rinvii del consigliere Di Matteo abbiano minato la fiducia verso le istituzioni, contribuendo ad alimentare frustrazione e senso di abbandono.
“La perdita di capitale arboreo dell’Infernetto comporterà una devastazione ambientale che richiederà almeno quarant’anni per essere recuperata”, si legge nella lettera.
Le associazioni, pur riconoscendo la complessità delle problematiche ambientali del quadrante, sostengono che “la mancanza di coinvolgimento e di ascolto” rischi di vanificare ogni piano di rigenerazione.
“Serve un cambio di rotta, subito”
Il documento si chiude con un appello deciso al Municipio X e all’assessora Prodon:
“In mancanza di un cambio di rotta nel vostro atteggiamento, e quindi di una reale volontà di coinvolgimento, saremo costretti a informarci pubblicamente sulle mancate risposte dell’Amministrazione locale”.
Le associazioni ribadiscono la volontà di collaborare, ma chiedono che la partecipazione civica venga istituzionalizzata e rispettata, in linea con i principi di trasparenza amministrativa.
Una questione che riguarda tutto l’Infernetto
La vicenda del tavolo tecnico e dell’abbattimento degli alberi di via di Castel Porziano è, per le associazioni, emblematica di un metodo amministrativo che esclude la cittadinanza dalle scelte ambientali e urbanistiche.
Il quartiere, spiegano, “non può più assistere in silenzio al continuo impoverimento del proprio patrimonio verde, simbolo di identità e qualità della vita”.
“Siamo consapevoli delle difficoltà, ma la rigenerazione del verde e la tutela del paesaggio devono nascere dal basso – concludono –. Solo un’amministrazione che ascolta può garantire un futuro sostenibile all’Infernetto”.


