Il Marforio presenta: “Morbius”

Roma – “Morbius: l’ennesima occasione sprecata dalla Sony per creare un bel film sui personaggi fumettistici”.

Basterebbe questa semplice frase a riassumere il nuovo film sotto la regia di Daniel Espinosa, che mostra tante luci e ombre lungo tutta la durata della pellicola.

COSA MI E’ PIACIUTO DI “MORBIUS”?

Partendo dagli aspetti positivi del film, direi anzitutto dalla scelta del protagonista: Jared Leto. L’attore nonostante i cinquant’anni suonati, ha un fisico statuario che gli consente d’interpretare anche un Micheal Morbius poco più che adolescente. Una forte somiglianza al personaggio anche sotto il profilo del fumetto, dove Leto mostra forti analogie con il character editoriale di casa Marvel.

Buoni i primi 10/15 minuti del film, con un inizio immerso in un’ambientazione tropicale/dark e che riporta alla mente pellicole come il “Jurassic Park” del 1993 o “Dracula Untold” con la regia Gary Shore.

Ho apprezzato anche i superpoteri donati a Morbius, che non si distanziano da quelli citati nei tanti fumetti riguardanti il personaggio. Bene anche l’utilizzo degli effetti speciali in questo frangente, che spettacolarizzano eccellentemente doti come la “ecolocalizzazione” dei medico vampiro.

Mi è piaciuta anche la trama del film: originale e logica agli obiettivi della storia, nonostante sia totalmente fuori da ogni prodotto editoriale canonico legato a Morbius.

 

COSA NON MI E’ PIACIUTO DI “MORBIUS”?

Anzitutto, l’idea che un film con tanto potenziale possa brutalmente essere “sciupato”, come fatto con la cura di Espinosa.

Per percorrere le regole del marketing e del merchandising, Sony si ostina ancora a fare spin-off sui villain di punta dell’Uomo Ragno. Il risultato però è disastroso: un film amputato di Spiderman e con personaggi totalmente ambigui.

Chi vede il film, uscirà dalla sala con la domanda: “Morbius è un cattivo o un buono?”. Un pantano narrativo in cui eravamo già incappati con Venom, tra i più conosciuti antieroi del panorama fumettistico e ribattezzato come un “buono” dopo l’interpretazione di Tom Hardy. Vero che con il Multiverso di casa Marvel si possono creare tante cose, ma neanche snaturare così i personaggi.

Un’ambiguità editoriale rafforzata dalle post-credit del film, che ci servono un personaggio ulteriormente ambiguo e in bilico tra il “bene e il male”.

Sono rimasto abbastanza insoddisfatto anche con la visione dei costumi utilizzati da personaggi: neanche lontanamente vicini al personaggio fumettistico. Chi vedrà la pellicola, si dovrà accontentare dello statuario Leto e una sua “versione” vampiresca nei momenti di action.

Grave mancanza anche la violenza, soprattutto in un film che parla di vampiri e potrebbe introdurre – anche seguendo i fumetti – personaggi come Blade o Ghost Rider. Non vediamo una goccia di sangue nemmeno per sbaglio, tantomeno violenza inaudita come vorrebbe una pellicola simile. Per intenderci, siamo lontani anni luce dal “Blade” di Wesley Snipes, che ha cullato una generazione di ragazzi Anni ’90.

Altro cavillo della pellicola, le troppe analogie con la pellicola di un altro supereroe legato al mondo dei pipistrelli: il “Batman” di Christopher Nolan. Ci può essere un omaggio alla trilogia del “Cavaliere Oscuro”, ma questa non può arrivare dalla Marvel, ovvero la concorrente diretta della DC sul piano fumettistico e cinematografico.

 

IL CONSIGLIO

E’ un film che scalderà i cuori solamente alle fan di Jared Leto, che pagheranno il biglietto per vedere l’attore e non tanto per conoscere – o esplorare – la storia del personaggio Morbius.

Bella l’idea di creare una catena legata allo Spider-Verse, ma questa non può sussistere nel momento in cui si esclude il personaggio principale: Peter Parker e quindi l’Uomo Ragno. Questa strategia editoriale al momento ha bruciato il Venom di Tom Hardy, l’iconico Carnage e oggi si presta a dare lo stesso benservito anche a Morbius.

Cara Marvel, cosa aspetti a ricomprarti i diritti di questi personaggi dalla Sony?

 

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