Il Marforio presenta: “Sundown”

Il tramonto, un simbolo che compare spesso in questo film: esso rappresenta l’introspezione del nostro protagonista. Addentriamoci nella recensione di Sundown.

Questo film, nel 2021, è stato presentato in concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con la regia di Michael Franco e la partecipazione di Tim Roth.

Il film racconta delle vicende accadute alla famiglia Bennett, proprietaria di una multinazionale dell’industria della carne. In particolare, le vicisittudini riguardano Neil (Tim Roth), il quale alloggia in un hotel di lusso ad Acapulco con la sorella Alice (Charlotte Gainsbourg) e i suoi figli Colin e Alexa.

Un giorno, da Londra arriva una chiamata che sconvolge la famiglia, ovvero la morte della madre di Neil e Alice che, per occuparsi del funerale e del testamento, dovranno fare ritorno a casa. Arrivati all’aeroporto però Neil, che fin da subito mostra reazioni particolari all’annuncio, si accorge di aver dimenticato il passaporto in hotel e di conseguenza decide di non partire subito.

Quello che succede però è ancora più strano: Neil decide di cambiare hotel e, progressivamente, smette di rispondere alla sorella che lo cerca disperata. Contemporaneamente a questo, comincia a instaurare una relazione con una ragazza locale di nome Berenice (Iazua Larios).

Il film è in lingua inglese, con il tempo di visione che è di circa 80 minuti e con pochissimi dialoghi. Tim Roth riesce a dare il meglio di sé all’interno della pellicola.

Per tutta la durata del film, ho sempre pensato: “ma perché si comporta così?”, oppure “Perché non parla di quello che gli succede?”. Infatti, il film trasmette sensazioni di pace e calma, interrotte a un certo punto da scene piene di ansia e perplessità, tutte mixate in modo magistrale. Ogni scena ha un senso, ed il finale, per quanto possa sembrare spoglio, trasmette tutta l’essenza della pellicola, rispondendo alle numerose domande a cui ho pensato durante la visione.

Regia e scenografia sono i due punti forti del film espressi in modo superbo. La trama è semplice, lineare, però descritta soprattutto dalle scene di silenzio, dalle ambientazioni.

Voto e considerazioni finali: 9.5/10

Durante la visione ho avuto i brividi. Uscito dalla sala sono rimasto piacevolmente sorpreso del fatto che, un film con una storia così semplice (comprensibile appieno dal finale), venga raccontato in un modo così calmo. Sicuramente non è un film piacevole a tutti, ma per mio gusto personale, lo reputo uno dei migliori visti al cinema: consiglio assolutamente.

 

LEGGI ANCHE:

Seguici sul nostro canale Telegram: CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL CANALE

 

 

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: