Parigi – “Gagarine – Proteggi ciò che ami” l’ho battezzato come la sorpresa cinematografica dell’anno. Un film d’autore, che però attraverso la poesia racconta le difficoltà nel vivere nei sobborghi di Parigi.
I registi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh decidono di portarci a Gagarine, edificio popolare e multietnico a pochi passi dal centro cittadino, con la palazzina ormai prossima alla demolizione per evidenti criticità strutturali.
Tutto questo, nonostante nel palazzo ci sia un forte motore sociale, dove la diversità scompare per far posto a un forte spirito di fratellanza tra i vari inquilini. Tra questi Youri, interpretato dal giovane Alseni Bathily, pronto a tutto per difendere il proprio quartiere e sensibilizzare le persone al problema di dover lasciare la propria casa.
Tale attivismo politico e sociale, lo fa soprannominare “Youri Gagarine”, in onore del famoso cosmonauta sovietico cui prende il nome anche il quartiere. Youri cresce nel mito dell’astronauta che nel 1961 raggiunse per primo lo spazio, manifestando la passione per l’astronomia e soprattutto il sogno di diventare cosmonauta.
Sarà proprio da questi sogni e passioni, che il giovane innesca una resistenza pacifica per difendere il proprio quartiere, per contrastare il governo francese pronto a cancellare storie di vita ma soprattutto lasciare in balia degli eventi centinaia di persone.
Nonostante provi a migliorare le condizioni di vita dell’edificio Gagarine con piccoli lavori manuali e piccoli pezzi presi a uno sfascio rom, lo stesso dove conosce la giovane e bella Diana di Lyna Khoudri, non riesce a evitare l’inevitabile: la valutazione del palazzo come “altamente pericoloso” per gli inquilini, con conseguente abbattimento.
Youri non è solo un attivista politico, ma anche un sognatore. Ecco perché continua a portare avanti la sua battaglia per la casa in solitaria, anche quando gli eventi gli portano via quelle ultime due persone con cui aveva stretto un forte rapporto umano: l’amore per Diana e l’improvvisa amicizia e lo spacciatore Dali, quest’ultimo interpretato da Finnegan Oldfield.
Una mission che definirei futurista, estrema ma profondamente geometrica viste le riprese, in una battaglia dove il protagonista, con un pizzico di sana follia, è capace di mettere in ballo pure la propria vita per portare a casa la propria battaglia di quartiere.
OPINIONE
“Gagarine – Proteggi ciò che ami” è un film duro, che ci mostra in tutto le difficoltà di un quartiere popolare multietnico. Ma apre anche una speranza sull’attivismo politico e sociale dei giovani, spesso descritti come soggetti disinteressati a quello che gli succede intorno.
Youri è l’emblema dell’attivista perfetto, che abbandonato dalla propria famiglia per vicissitudini varie, decide di creare una comunità umana intorno a lui con gli amici della scuola e gli inquilini del palazzo. La distruzione di Gagarine, letteralmente significherebbe la perdita dei propri cari ma soprattutto un futuro dimenticato dal mondo, considerato come incapace di rifarsi una vita fuori dal palazzone per la giovanissima età.
Un film da far vedere ai più giovani, per fargli capire l’importanza di come serva prendersi cura del proprio quartiere e della propria comunità cittadina, di come ciò sia un dovere civico cui tutti i cittadini non dovrebbero sottrarsi, indipendentemente dai trionfi o le sconfitte sulle battaglie cittadine.
VOTO PELLICOLA:
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