355, una spy story al femminile che strizza l’occhio a Jason Bourne

Arriverà nelle sale italiane il 12 maggio il nuovo thriller al femminile “355” diretto dal britannico Simon Kinberg.

Il regista e sceneggiatore è alla seconda prova dietro la macchina da presa e cerca riscatto dopo il deludentissimo “X-Men: Dark Phoenix”, pesantemente stroncato dalla critica.

Per questa occasione, il direttore di macchina originario di Londra si è circondato di un cast di tutto rispetto per il quale ha scritto una storia capace di adattarsi perfettamente allo stile dei rispettivi personaggi.

(from left) Graciela (Penélope Cruz), Khadijah (Lupita Nyong’o), Marie (Diane Kruger) and Mason “Mace” Brown (Jessica Chastain), and in The 355, co-written and directed by Simon Kinberg.

La gestazione di “355” comincia addirittura al Festival di Cannes del 2019 quando un noto gruppo di attrici, che saranno poi le protagoniste di cui andremo a parlare e breve, hanno avviato una raccolta fondi per poter produrre una storia di spionaggio basata su personaggi femminili. A distanza di tre anni da quella missione quasi impossibile, e con in mezzo una pandemia e lo scoppio di un conflitto che sta mettendo a dura prova l’establishment geopolitico, il film vede finalmente la luce con un esito non del tutto scontato.

La vicenda ruota attorno all’agente della CIA Mason (Mace) Browne, interpretata dalla fresca vincitrice del Premio Oscar Jessica Chastain. La donna, assieme allo storico partner Nick, dai lineamenti di Sebastian Stan, sarà inviata in missione a Parigi per recuperare un dispositivo capace di far scoppiare una cyber guerra su scala mondiale in mano ad un agente colombiano (Edgar Ramirez).

Ma non saranno i soli a dare la caccia all’oggetto. Oltre alla CIA, si mobiliteranno infatti i servizi segreti di cinque paesi sparsi nei tre principali continenti. Faranno quindi la proprio comparsa l’agente speciale del BND tedesco Marie (Diane Kruger), l’analista colombiana Gracièla (Penelope Cruz), l’esperta informatica dell’MI6 Khadijah (Lupita Nyong’o) e l’agente dei servizi segreti cinesi Lin Mi Sheng (Fan Bingbing). Tra inseguimenti mozzafiato per le strade di Parigi, assassinii a sangue freddo nelle piazze di Marrakech e una battaglia finale nella suite di un lussuoso albergo di Shangai, “355” riuscirà nell’intento di divertire il pubblico che si ritroverà a gustarsi un film gradevole e ricco di suspense.

Una scena del film “355”

Per quanto concerne la sceneggiatura, redatta da Kinberg e quattro mani con Theresa Rebeck, la storia pone diverse situazioni che all’inizio danno l’aria di essere poco originali ma che, nel contesto centrale della trama, riescono nello scopo di unire tutti i singoli punti del puzzle.

Chi andrà a vedere il film tutto dovrà aspettarsi meno che di assistere a cinque belle ragazze che sanno sparare e fare il loro lavoro. “355” nasconde degli intrighi in ognuna delle protagoniste che sovvertiranno il pensiero classicista di chi giudicherà i personaggi senza conoscerne le motivazioni.

Allo stesso tempo, la produzione non cede alla tentazione di eliminare le scene psicologicamente più drammatiche per accaparrarsi una forbice di pubblico più ampia, che avrebbe intaccato la spettacolarità di un film nato con scarse pretese ma che mostra un potenziale enorme tanto da lasciarsi una porta aperta per un eventuale sequel.

Dietro questo prodotto ci sono le stesse persone che hanno dato vita alla famosa saga di “The Bourne”. Guardando “355” si ha la sensazione di stare a vedere uno dei capitoli della saga interpretata da Matt Damon. Lo stile, la fotografia, le scenografie e persino la colonna sonora di “355”, sono degne del miglior Jason Bourne.

VOTO PELLICOLA: ⭐⭐⭐ 1/5

LEGGI ANCHE:

Seguici sul nostro canale Telegram: CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL CANALE

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: