Caro Babbo Natale, riporta i virologi negli ospedali e portali via dalla televisione

Roma – Caro Babbo Natale, sono sicuro che mi perdonerai. Ma oggi sento l’esigenza di pubblicare questa letterina che ti ho inviato, perché dopo due anni mi sento esausto di vedere in televisione programmi riguardanti solo il Covid-19.

Nessuno dice che la tv non debba fare informazione e sensibilizzazione, soprattutto davanti a un’epidemia che in tutti i sensi ha cambiato il corso della storia XXI secolo. Ma bisogna parlare con razionalità di questa malattia, non certo sentendo scienziati che ogni volta decantano una linea interpretativa diversa – e puntualmente contrastante – riguardo il Coronavirus. Ormai accendere la televisione in Italia, equivale a sentirsi raccontare – con le teorie più disparate – quanto sia letale questa malattia, confuse idee sulle giuste dosi di vaccino da fare, su promesse di ritorno a una vita normale, su terapie intensive strapiene ma che non vengono confermate da nessun dato istituzionale.

Vero, siamo in Italia… il Paese delle eterne campagne elettorali. Ma è indecoroso vedere una “La sai l’ultima?” messa in piedi da virologi che vanno in televisione, dove invece di raccontare barzellette, giocano a spararla più grossa riguardo alle sorti del Covid-19 e delle nostre vite. Uno spettacolo indegno, che lo stesso Ippocrate definirebbe deprecabile.

Dopotutto, gli attuali virologi televisivi guardano solo alla celebrità, magari a una maggiore vendita dei propri libri con le ospitate presso lo studio di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Magari sono gli stessi scienziati che dal televisore minacciano lockdown e denunciano la presenza di assembramenti in Italia, ma poi fanno i vip a eventi come le Partite del Cuore, il red carpet al Festival del Cinema di Roma e altre occasioni di analoga grande portata.

Ma la critica non si ferma qui. Ormai il virologo in televisione parla di tutto, tranne che di malattia. Coglie l’occasione per essere immortalato davanti a una telecamera per cantare canzoncine, lanciare messaggi politici, insultare qualunque persona metta in dubbio le sue “fragili” posizioni ideologiche (spesso senza nessun criterio scientifico, come i Green Pass).

Caro Babbo Natale, proviamo a migliorare l’Italia. Riporta questi chiacchieroni all’interno dei laboratori a studiare il Covid, oppure a restituiscili allo spirito della loro professione: il medico che cura e offre assistenza ai malati. Se le terapie intensive sono realmente piene e vedono un’emergenza nelle unità di medici attivi, sicuramente queste figure verranno utili alla causa per offrire aiuto agli ammalati gravi.

 

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