Parioli, aggredito un bambino disabile. Le persone: “Chissenefrega della disabilità!”

Roma – Doveva essere un giorno di normali compere con la mamma nel quartiere Parioli, eppure per il giovane Leone tutto ciò si è trasformato in una giornata da incubo. Il bambino di 8 anni e affetto da autismo, si è visto pesantemente offendere da alcuni clienti di un noto negozio che era solito frequentare con i familiari.

Le vessazioni verso il piccolo sarebbero partite da alcune persone, che si sarebbero mostrate infastidite dallo stato di agitazione del ragazzo.

A raccontare lo spiacevole episodio, è la mamma del ragazzo, che subito si è fatta da scudo verso il proprio bambino: “Ero con lui a fare la spesa in un negozio dove vado sempre e dove ci conoscono molto bene. Leone era in una giornata agitata, più del solito, lascio quindi immaginare. Facendo i suoi salti e movimenti ha dato fastidio a una signora che si è messa a urlare con tono molto infastidito ‘Basta bambino, sei troppo agitato, basta’. Mi avvicino e le dico: ‘Mi scusi signora, non è un bambino agitato, è autistico e scarica così la tensione a volte’. In quel momento un signore mi si avventa contro dicendomi: ‘E chi se ne frega! Lei è solo una maleducata che se ne approfitta!’“.

Prosegue la testimonianza della signora, ancora scioccata: “Sono rimasta senza parole l’unica cosa che sono stata in grado di dirgli è stata: ‘Che schifo!’. Nel 2021 è ancora pieno di gente così. Razzista, non inclusiva, ignorante, a disagio e indifferente. Sì indifferente perché in quel negozio dove ci adorano e ci conoscono, sono stati tutti zitti e solo capaci di commentare ‘Sei stata bravissima’, dopo che i clienti erano usciti”.il

Quello che stupisce di questa brutta vicenda, è il menefreghismo – o il semplice “voltarsi dall’altra parte” davanti un problema – da parte di quelle persone testimoni della vicenda. Come ben si evince dal racconto della mamma (di cui per deontologia non faremo nomi), neanche i proprietari del negozio hanno preso la decisione di allontanare quei clienti maleducati e soprattutto intolleranti al disagio di una persona, peraltro poi nelle sembianze di un bambino piccolo. Eppure è una storia che sentiamo continuamente e non solo a Roma: donne molestate o aggredite in giro per l’Italia, senza che nessuno intervenga ad aiutarle; bullismo contro studenti e studentesse, con i compagni delle vittime che spesso si chiudono in totale omertà per evitare ripercussioni; i silenzi di quei tanti cittadini che non vogliono denunciare le azioni criminali nel proprio quartiere, come tante volte ci racconta anche Striscia la Notizia.

 

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