La Direzione Tecnica del Municipio Roma X dichiara di non possedere i fascicoli sulle condizioni delle Case Armellini di Nuova Ostia. Crescono i dubbi sui trasferimenti a Dragoncello.
Ostia, in che condizioni stanno le Case Armellini?
La Direzione Tecnica del X Municipio: “Non lo sappiamo, ci mancano i fascicoli”
È il colpo di scena che non ti aspetti a Nuova Ostia, dove l’Amministrazione del Municipio Roma X sembra non sapere cosa stia realmente accadendo tra i propri uffici e gli Assessorati di competenza del Comune di Roma. Con una lettera destinata a riscrivere la situazione attorno agli storici stabili sul lungomare Duca degli Abruzzi, la Direzione Tecnica ha ammesso:
“Non conosciamo le condizioni di questi stabili, poiché nei nostri uffici non esiste alcun fascicolo inerente alle perizie di tali strutture abitative.”
Un’ammissione che getta nuove ombre sulla gestione del patrimonio immobiliare a Ostia e sulla trasparenza amministrativa di un’operazione che coinvolge decine di famiglie.
La risposta della Direzione Tecnica sulle Case Armellini
La lettera ufficiale della Direzione Tecnica arriva come risposta al consigliere Giuseppe Conforzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio Roma X, che aveva chiesto chiarimenti sul possibile rischio di crollo nello stabile di lungomare Paolo Toscanelli 58. La richiesta nasceva anche dal maxi-spostamento di 29 famiglie dalla Nuova Ostia verso Dragoncello, precisamente negli stabili acquistati dall’INPS in via Vincenzo Petra.
La risposta, rintracciabile al protocollo CO/2025/0139405, recita testualmente:
“Si fa presente che, da verifiche effettuate, questi uffici non sono in possesso del fascicolo contenente i documenti relativi al sopralluogo effettuato a seguito di sgombero sul lungomare Duca degli Abruzzi 58.”
Un passaggio che conferma quanto denunciano da mesi residenti e comitati: il Municipio Roma X si trova a gestire una vicenda complessa senza disporre dei documenti fondamentali per valutarne la portata.
Case Armellini a Ostia: tra incertezze e mancanza di trasparenza
Sulla vicenda si sono attivate commissioni municipali e persino incontri con l’Assessore alle Politiche Abitative del Municipio Roma X, Giuseppe Sesa, ma la realtà appare paradossale: il Municipio sembra un semplice spettatore delle decisioni di Roma Capitale.
Come in questo caso, l’Amministrazione lidense si trova a tamponare scelte imposte dal Campidoglio, in particolare dall’Assessorato al Patrimonio di Roma Capitale, cercando al contempo di contenere la rabbia delle 29 famiglie coinvolte nello spostamento forzato da Nuova Ostia a Dragoncello.
Dubbi sulle verifiche: il Municipio Roma X ha controllato davvero?
La questione delle Case Armellini è seguita da tempo da Il Marforio.it, che aveva già riportato le parole dell’assessore Sesa e annunciato il trasferimento degli inquilini.
Tuttavia, resta la domanda più importante: il Municipio Roma X si è realmente accertato delle criticità strutturali di quegli edifici, o si è limitato a fidarsi delle perizie provenienti dal Comune e dalla società privata che li gestisce?
A oggi, gli atti sembrano mancare, e il Municipio appare privo di elementi concreti per giustificare lo sgombero e lo spostamento di famiglie intere. Un “vuoto documentale” che rende difficile comprendere la reale entità dei rischi e la legittimità delle misure adottate.
L’iniziativa dei comitati cittadini di Ostia
Da questa incertezza nasce la proposta avanzata dal movimento Giustizia X Ostia, guidato da Mauro Delicato, insieme al Comitato del Lotto G, che rappresenta i residenti delle palazzine tra lungomare Duca degli Abruzzi e via Enea Picchio.
Le due realtà hanno proposto di finanziare una perizia tecnica privata per accertare, una volta per tutte, le reali condizioni statiche degli edifici.
Un’idea che, a questo punto, potrebbe rivelarsi utile anche per il Municipio stesso: comprendere con chiarezza lo stato delle Case Armellini di Ostia, immobili storici da decenni intrappolati in un contenzioso tra la società proprietaria e il Comune di Roma.
Conforzi: “Municipio nuovamente impreparato sulle Case Armellini”
Il consigliere Giuseppe Conforzi non usa mezzi termini:
“La Direzione Tecnica dà ragione a chi chiede trasparenza amministrativa. Il Municipio Roma X promette spostamenti, nuovi alloggi per gennaio 2026 e persino scuolabus per collegare Dragoncello a Ostia, ma non ha idea dello stato degli stabili da cui queste famiglie provengono.”
E aggiunge:
“Mentre il Partito Democratico vanta 20 milioni per l’edilizia popolare, i fatti dimostrano che quest’Amministrazione è solo un osservatore. Senza la nostra interrogazione, il Municipio non avrebbe nemmeno pensato di verificare le informazioni sullo stato delle Case Armellini.”
Le famiglie attendono chiarezza e tempi certi
La partita ora passa al sindaco Roberto Gualtieri, chiamato a chiarire se le Case Armellini di Nuova Ostia presentino davvero problemi strutturali e se i tempi previsti — trasferimenti entro gennaio 2026 e possibile ritorno nel 2028 — siano realistici.
I cittadini chiedono una sola cosa: trasparenza e verità. Vogliono sapere se vivono in edifici pericolanti o se la loro vita è stata stravolta per ragioni burocratiche, in un quartiere dove esistono ancora legami forti con famiglie, lavoro e amicizie.
Serve trasparenza immediata: Ostia merita chiarezza
Il caso delle Case Armellini di Ostia è oggi il simbolo di una gestione frammentata del patrimonio pubblico: tra Campidoglio e Municipio, la comunicazione sembra essersi interrotta, lasciando i cittadini nel limbo.
Serve una verifica immediata, pubblica e documentata. Solo così Ostia potrà davvero conoscere la verità sulle sue case più discusse.


