“Io sono un pò matto… e tu?”, un documentario per parlare di teatro e disabilità cognitiva

Roma – “Io sono un pò matto… e tu?” è il nuovo documentario curato da Simone Lupi, noto regista e redattore presso Canale 10, e con la fotografia di Denis Bernini. Il reportage si pone l’obiettivo di parlare del Teatro Patologico di Roma, ovvero un progetto teatrale che vede come propri attori delle persone affette da disabilità mentale e cognitiva.

Da “Io sono un pò matto, e tu?”

Il corto, svolto nel periodo post pandemia da Covid-19, racconta come questo laboratorio ludico e sociale può essere un ottimo stimolo per l’inclusione di questi attori “speciali” all’interno della società: un luogo dove potersi avvicinare a una passione (in questo caso il teatro e la recitazione), coltivare un proprio sogno e soprattutto sentirsi pienamente accettati dalla società circostante.

Un percorso fatto con tanta forza di volontà, dove queste persone spesso abbracciano per la prima volta forti emozioni attraverso l’arte della teatralità, ma soprattutto effettuano anche un costante miglioramento riguardo lo stato della propria patologia psico-cognitiva. In questo senso, un’esperienza che porta queste persone a gestire le proprie emozioni – felicità, rabbia, tristezza – e ad aprirsi meglio verso verso la realtà che li circonda abitualmente.

In foto, Dario D’Ambrosi

Il Teatro Patologico di Roma è guidato dall’occhio attento di Dario D’Ambrosi, fondatore di questa compagnia nel 1992. Un progetto che ha raccolto tantissime soddisfazioni negli ultimi trent’anni: spettacoli in Italia e all’estero, con tournée anche americane e che hanno attirato l’attenzione delle Università come nel caso di Tor Vergata, che collabora con questa realtà teatrale dal 2004 e ha lanciato il corso di studio “Teatro Integrato dell’Emozione”, un indirizzo accademico pensato per persone con disabilità mentale e cognitiva oltre che unico al mondo in questa tipologia. Unico come la compagnia teatrale di cui vi stiamo parlando, in quanto anche lei unicum mondiale per questa tipologia di spettacoli.

Un progetto sociale che si è avvalso anche di collaborazioni importanti, come dimostrano le partecipazioni attive di attori professionisti come Sebastiano Somma e Almerica Schiavo, oltre che il musicista Francesco “Papaceccio” Crudele.

Lupi racconta col proprio documentario lo spettacolo e la preparazione a esso della “Medea”, tragedia greca del drammaturgo Euripide e risalente al 431 A.C. L’opera narra la vendetta di Medea, moglie di Giasone e ripudiata dallo stesso marito per permettergli di risposarsi con Glauce, figlia del re di Corinto.

In foto, attori del Teatro Patologico di Roma

“Un percorso umano che ti coinvolge e mostra la nuda realtà delle emozioni, oltre che uno straordinario lavoro professionale messo in scena da attori unici – ha dichiarato Simone Lupi – Il Teatro Patologico, una volta scoperto, non ti lascia più. Il coinvolgimento emotivo crea un legame solido con la rappresentazione che viene portata in scena e l’applauso finale è solo un piccolo riconoscimento per le grandi emozioni che si porteranno a casa gli spettatori”.

Il docufilm vedrà la presentazione a Los Angeles il 23 giugno, presso l’Istituto Italiano di Cultura. Sempre negli Stati Uniti, il 28 giugno il reportage verrà presentato presso l’Istituto Italiano di Cultura situato a San Francisco.

In Italia, l’emittente televisiva Canale 10 manderà in onda il documentario il giorno 27 giugno alle ore 20.30.

 

Dati Tecnici:

Regia: Simone Lupi

Fotografia: Denis Bernini

Testi: Ilaria Funel, Simone Lupi

Durata: 18 minuti

 

Si ringrazia Canale 10 e Simone Lupi per il materiale fotografico e la visione in anteprima del documentario. 

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