Il PD punta su Giuseppe Conte alle suppletive: prende forma l’alleanza col M5S a Roma

Roma – Il Partito Democratico è orientato a portare Giuseppe Conte alle suppletive, che si svolgeranno il 16 gennaio per sostituire Roberto Gualtieri, oggi Sindaco di Città Eterna.

Un accordo che se venisse confermato, sancirebbe di fatto un’alleanza tra i democratici e il Movimento 5 Stelle all’interno del Campidoglio e nei vari Municipi romani. Dopotutto una tregua tra i due partiti si respirava dall’inizio dell’esperienza amministrativa di Gualtieri, con i pentastellati che avevano attaccato in maniera molto blanda la maggioranza dei piddini. Tra l’aula Giulio Cesare e le varie realtà municipali, i grillini si sono fatti sentire solo per mozioni ed emendamenti sull’evoluzione del “concorsone della Raggi” per entrare come dipendenti al Comune di Roma, varie delucidazioni sull’Unità di Opere stradali capitolina, la richiesta del decentramento amministrativo e una leggera opposizione alle politiche condotte attualmente sulla gestione degli arenili lidensi. Insomma, si può considerare tutto tranne che un attacco frontale alle Giunte di centrosinistra romane.

Dopotutto, Enrico Letta è stato chiaro: nonostante la vittoria su Roma, punta ad arrivare a un’alleanza coi pentastellati in vista delle prossime regionali. Un’alleanza che di fatto già esiste nella Giunta di Nicola Zingaretti, considerato come i 5 Stelle vi siedono dentro con Valentina Corrado e Roberta Lombardi.

Giuseppe Conte sarebbe solo la ciliegina sulla torta a questa “amicizia” di chiaro interesse politico, con l’ex Premier che ha ottime probabilità di entrare in Parlamento e provare a risollevare le sorti del Movimento 5 Stelle. Gualtieri nella Circoscrizione romana si attestò sul 62%, in un dato che offre buone possibilità di vittoria anche con l’esponente pentastellato in lizza.

Ma nell’area del PD saranno tutti d’accordo? Assolutamente no. In una sola mossa, Enrico Letta avrebbe bypassato Zingaretti e Gualtieri sulla scelta del candidato alle suppletive, nonostante oggi siano Presidente della Regione Lazio e Sindaco di Roma: insomma, due voci più che autorevoli per delineare il destino dei democratici all’interno dell’area romana e laziale. Oltretutto, lo stesso Nazareno pendeva per l’idea di candidare il centrista Enrico Gasbarra, mentre le aree più di sinistra optavano per i nomi di Annamaria Furlan e Cecilia d’Elia.

Probabilmente in partita anche Carlo Calenda, che oggi può rivendicare il risultato della lista più votata alle Amministrative di Roma. Il leader di Azione tenta di convincere Letta a un accordo, per evitare “strappi” nello stile delle comunali capitoline. Se non si trovasse nuovamente un’intesa con il Segretario dem, Calenda sarebbe nuovamente pronto a correre da solo e a essere avversario elettorale di Giuseppe Conte sul territorio di Roma.

 

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