D’Amato: “Regione Lazio in zona gialla dopo Capodanno”

Roma – Sembra non ci sia pace per la Regione Lazio, che da dopo Capodanno potrebbe finire nuovamente in zona gialla.

Ad annunciare questa scelta politica, sono le parole di Alessio D’Amato, attuale Assessore alla Sanità regionale e potenziale candidato presidente per il Centrosinistra alle imminenti Regionali del Lazio. Queste le sue parole al Corriere della Sera: “Dopo Capodanno il Lazio potrebbe andare in zona gialla. E se così non sarà perché non verrà sforato il terzo parametro, allora decideremo da noi di passare in questa fascia. Per dare un sussulto di attenzione verso le regole, che non tutti stanno rispettando. Proprio per questo sceglieremo di andare in giallo. Bisogna ricordare che è importante l’uso dei dispositivi di protezione. Meglio se si utilizza una Ffp2, specie nei luoghi chiusi perché possiede elementi filtranti maggiori rispetto alle chirurgiche. E per fermare la variante Omicron funziona di più”.

Insomma, vorrebbe farci credere che la colpa dei contagi ora dipende da quei cittadini che non portano le mascherine o non rispettano le regole. Ma di quali regole si parla, nel merito?

Perché forse qualche Assessore chiuso negli palazzi della Regione tra via della Pisana e la Garbatella, non si è reso conto di come tutti i cittadini ormai abitualmente indossano le mascherine anche all’aperto, arrivando a coprirsi la bocca e il naso anche in quelle situazioni dove non si presentano assembramenti su una determinata strada. Sarebbe invece interessante aprire un focus sui mezzi pubblici, che soprattutto a Roma vedono continui assembramenti su tram, treni e banchine per colpa della malagestione di Atac.

La Metro A al pari della Roma-Lido, è un eterno focolaio senza nessun tipo di controllo. A denunciarlo non sono solo i cittadini, ma anche quei comitati pendolari che da ormai due anni segnalano la mancanza di sanificazioni efficienti sui mezzi. Treni che solo in teorie andrebbero presi solo con il possesso del Green Pass, poiché nessuno addetto a questa specifica mansione si prende la briga di effettuare un simile controllo. Nessuno sbarra la strada a chi non possiede il GP per accedere ai treni, con controlli totalmente assenti nelle grandi stazioni cittadine e che raramente avvengono solo in occasione di banchine semivuote.

Caro assessore D’Amato, le consigliamo di cominciare a ipotizzare la nascita di determinati focolai da questi episodi, piuttosto che ipotizzare politiche liberticide verso i cittadini. Si ricordi, le elezioni per la Regione Lazio sono a un passo: sia mai che le sue brutte idee contribuiscano a una sua pesante scoppola elettorale.

 

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