Vandalo in azione alla stazione di Lavinio nel Comune di Anzio

Anzio, degrado e violenza a Lavinio: denunce dei residenti sulla stazione

Emergenza sicurezza a Lavinio, frazione di Anzio: i residenti denunciano spaccio, risse e molestie alla stazione. Il Comitato chiede interventi urgenti.

È emergenza sicurezza nella zona di Lavinio, località balneare all’interno del Comune di Anzio. In esclusiva per il nostro giornale, affrontiamo la vicenda con Sandro Fabbri, residente del quartiere e promotore del comitato “Lavinio per Lavinio”. Da diverse settimane il gruppo denuncia il crescente degrado urbano nel quadrante e chiede una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nei pressi della stazione ferroviaria.

Emergenza sicurezza alla stazione di Lavinio, nel Comune di Anzio: parla il Comitato

Fabbri: “Prostitute, spacciatori e risse ogni giorno davanti ai nostri occhi”

In una conversazione telefonica, il signor Fabbri ci racconta:
“I problemi davanti alla stazione sono legati alla presenza di prostitute transessuali e gang nordafricane, che spesso danno vita a violente risse. L’incontro tra il Sindaco di Anzio e il Prefetto di Roma nacque proprio da una nostra segnalazione relativa alla mancanza di sicurezza in questa zona. Nonostante la chiusura temporanea di un bar della zona, frequentato da spacciatori nordafricani, la situazione non è cambiata”.

Il bar chiuso per crack riapre: lo spaccio continua indisturbato

“Il bar è rimasto chiuso per 20 giorni, dopo il ritrovamento al suo interno di sostanze stupefacenti come il crack”, prosegue Fabbri. “Ma questo non ha modificato le abitudini degli spacciatori. Approfittando della mancanza di controlli, chi vende droga si è semplicemente spostato di un centinaio di metri, continuando indisturbato la propria attività illegale. Ora che il bar ha riaperto, dopo lo stop imposto dal Prefetto, l’attività di spaccio è tornata a svilupparsi anche all’interno del locale”.

Donne e ragazze molestate vicino alla stazione

Fischi, insulti e palpeggiamenti: l’incubo delle minorenni

La situazione, sul piano della sicurezza, è arrivata a un punto critico. Come ci racconta il cittadino, oggi una ragazza non può più circolare da sola nei pressi della stazione:
“Viene additata dagli spacciatori in attività nella zona, che si lasciano andare a fischi, apprezzamenti, frasi sessualmente esplicite e persino palpeggiamenti. Una condizione che, purtroppo, in questi mesi ha coinvolto anche bambine e giovani minorenni di ritorno da scuola”.

Dite ai padri di accompagnarle”: la risposta shock del Consiglio Comunale

Secondo quanto riportato dagli utenti della ferrovia, dietro a questi comportamenti ci sarebbero gruppi dediti allo spaccio, originari di Marocco, Nigeria e Tunisia. Fabbri aggiunge:
“La situazione è stata segnalata alle forze dell’ordine e al Comune di Anzio. Ma l’Amministrazione, almeno da parte di alcuni esponenti, ha affrontato il problema con grande superficialità. In Consiglio Comunale, mi sono sentito rispondere: ‘Fate accompagnare le ragazze alla stazione e ai treni dai loro padri, così nessuno si avvicina’. Parole sconcertanti, che dimostrano quanto le istituzioni non ci stiano tutelando”.

Le proposte del Comitato “Lavinio per Lavinio” per la sicurezza: ecco cosa serve per la stazione nel Comune di Anzio

1300 firme raccolte tra i cittadini in pochi giorni

Prosegue il racconto di Sandro Fabbri:
“Il tema della stazione è stato totalmente dimenticato dall’Amministrazione comunale, e nessuno vuole davvero affrontarlo. Anche l’opposizione, composta da pochi eletti, ha dimostrato di poter fare ben poco. Con la nostra raccolta firme, che ha subito persino controlli della Polizia Locale, siamo riusciti a ottenere 1300 adesioni in pochi giorni”.

“Servono più controlli e il ritorno dei militari davanti alla stazione”

“Come Comitato – continua –, chiediamo un maggior monitoraggio istituzionale su questo quadrante di Anzio. Non solo più controlli delle forze dell’ordine e l’installazione di nuove telecamere, ma anche il ritorno dei militari dell’Esercito davanti alla stazione, come già avveniva qualche anno fa. Riteniamo che un presidio visibile e costante, come quello garantito dai soldati italiani, possa essere un forte deterrente contro i fenomeni di degrado urbano”.

Risse quotidiane e paura tra i residenti nel quadrante del Comune di Anzio

Il video: tre magrebini si picchiano con una stampella

Un residente ci invia un video: tre uomini magrebini litigano davanti alla stazione, forse alterati da alcol e droga. Uno brandisce una stampella come se fosse un bastone, colpendo strutture della stazione. Poco dopo, altri due si avvicinano; uno di loro spintona il primo, che viene poi sbattuto con forza contro un muro. Un terzo uomo cerca di separarli, ma senza successo.

“Siamo ostaggi in casa nostra, nessuno ci protegge”

“Le risse sono ormai abituali ogni sera”, racconta il residente. “Probabilmente sono ubriachi o si contendono le aree di spaccio. Noi, che viviamo nei pressi della stazione ferroviaria, siamo costretti a non uscire di casa la sera. Abbiamo paura di essere aggrediti. È come sentirsi sequestrati dentro casa propria. Abbiamo più volte segnalato la situazione al Comune di Anzio, ma le cose stanno solo peggiorando”.

Il Sindaco di Anzio ignora il Comitato, ma manda i controlli ai banchetti

“Puniti per aver denunciato lo spaccio, mentre gli spacciatori agiscono liberamente”

“Nonostante abbiamo ricevuto degli ‘avvertimenti’ da parte degli spacciatori – spiega Fabbri –, veniamo completamente ignorati dal Sindaco di Anzio e dalla sua Giunta. Paradossalmente, i controlli vengono mandati quando organizziamo banchetti per raccogliere firme sulla sicurezza. Ma quando avvengono veri episodi di illegalità, o quando gli spacciatori mettono a soqquadro la zona per contendersi i punti vendita della droga, non si vede nessuno”.

Clochard minaccia un residente con una bottiglia rotta nel territorio del Comune di Anzio

La scena ripresa in video: “Amore, andiamocene via”

Un ulteriore video, girato di recente, mostra cosa significhi vivere nei pressi della stazione di Lavinio. Un clochard, di origine africana, inveisce contro un cittadino che stava portando a spasso il proprio cane. Prima lo osserva con uno sguardo minaccioso, poi si avvicina ai contenitori per la raccolta differenziata del vetro: ne estrae una bottiglia, la spacca contro un muro e impugna un coccio con fare intimidatorio.

Il cittadino, senza timore, replica:
“La devi smettere di fare il pazzo così.”

Tutto avviene sotto gli occhi della moglie e di altri residenti, che allarmano subito le forze dell’ordine per scongiurare un’aggressione. La donna, fuori dall’inquadratura, urla:
“Amore basta. Andiamocene al più presto.”

L’uomo, insieme al cane, indietreggia, mentre il clochard torna verso i cassonetti. Il video si interrompe, lasciando un senso di angoscia che ben descrive il clima di paura che si vive quotidianamente in questa parte del territorio.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: