Paura alla Magliana, a Roma: bambini inseguiti da un pitbull davanti all’asilo ATAC, vicino al campo rom di via Candoni. Residenti chiedono interventi urgenti.
Cambiano i quadranti dell’XI Municipio di Roma, ma non le gravi situazioni di degrado che colpiscono la zona della Magliana. Torna al centro delle cronache il campo nomadi di via Luigi Candoni, protagonista di nuovi episodi d’illegalità e, soprattutto, di situazioni che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini. Questa volta a farne le spese sono stati dei bambini di un asilo nido, che si sono ritrovati davanti una brutta sorpresa prima dell’inizio della giornata scolastica: inseguiti da alcuni cani, tra cui un pitbull, provenienti dal vicino campo rom, che si sono aggirati nei pressi della struttura.
Un nuovo episodio di degrado urbano nel quadrante dell’XI Municipio di Roma
La segnalazione arriva dal consigliere comunale Fabrizio Santori, eletto al Campidoglio con la Lega. Martedì mattina, prima dell’ingresso all’asilo nido riservato ai dipendenti di ATAC, alcuni genitori si sono trovati a fronteggiare un tentativo di aggressione da parte di cani lasciati liberi. Gli animali, molto aggressivi e provenienti presumibilmente dal campo nomadi di via Candoni, hanno puntato genitori e bambini che si stavano avvicinando alla scuola.
Un attacco contenuto a fatica grazie all’intervento congiunto della Polizia Locale di Roma Capitale e del servizio di vigilanza presente nel deposito ATAC.
Via Candoni, tra roghi tossici, sassaiole e minacce quotidiane: la denuncia di Santori
Il consigliere Santori, ancora una volta, denuncia le gravi irregolarità che ruotano attorno al campo rom di via Candoni. In questo caso, una vicenda che solo per un caso fortuito non ha causato feriti tra i genitori e, soprattutto, tra i bambini.
Santori, affiancato dai consiglieri municipali Daniele Catalano ed Enrico Nacca, chiede che si faccia piena luce sull’accaduto e che si prendano provvedimenti immediati. Un precedente, quello di martedì mattina, che secondo gli esponenti leghisti dovrebbe spingere le istituzioni verso la definitiva chiusura del campo nomadi che insiste sopra il quartiere della Magliana.
Residenti dell’XI Municipio di Roma esasperati: “Serve l’Esercito, temiamo una tragedia”
Cresce la preoccupazione tra i residenti della Magliana, in particolare tra coloro che frequentano via Candoni per motivi professionali.
Mentre l’amministrazione del sindaco Roberto Gualtieri sembra sottovalutare lo stato d’illegalità che si registra nel campo nomadi, i cittadini chiedono un intervento deciso e immediato. Nonostante il continuo monitoraggio dell’area da parte della Polizia Locale, persistono situazioni di degrado, episodi violenti e i roghi tossici, che continuano a inquinare l’aria del quartiere e di buona parte dell’XI Municipio.
Una situazione che, almeno nei fatti, è giunta al limite. Ogni sera i residenti sono costretti a respirare tossine nei quadranti a cavallo tra il IX, X e XI Municipio, in un fenomeno che lancia segnali d’allarme anche sul piano ambientale. A testimoniarlo sono anche i dati sulla qualità dell’aria pubblicati dall’ARPA Lazio.
Un clima ormai incandescente, in cui molti cittadini denunciano l’incapacità dei residenti del campo rom di convivere pacificamente con il resto della popolazione. Sempre più voci, quindi, invocano l’intervento dell’Esercito Italiano per ripristinare la legalità e restituire vivibilità all’intera zona.
Il campo rom di via Candoni: un’emergenza aperta tra degrado e violenza
I problemi legati al campo nomadi di via Candoni sono tra i più gravi e tangibili di tutto il quadrante della Magliana, in una situazione che indubbiamente tocca anche le realtà cittadine presenti nei Municipi limitrofi.
Oltre ai roghi tossici, che rappresentano un serio pericolo per la salute pubblica, preoccupano anche i comportamenti violenti attribuiti a soggetti riconducibili alla comunità rom. Non sono infrequenti, infatti, le sassaiole contro gli autobus, come più volte segnalato dagli operatori ATAC. Episodi che hanno provocato gravi danni alla carrozzeria dei mezzi dell’azienda capitolina, e in alcuni casi ferito i lavoratori in servizio presso la rimessa nel territorio dell’XI Municipio.