Nuovo crollo di calcinacci alle Case di Virna Lisi a Ostia: paura tra i residenti. Il X Municipio annuncia interventi urgenti e lavori strutturali dal 2026.
Una corsa contro il tempo per evitare eventi nefasti nelle “Case di Virna Lisi” a Ostia. Ieri pomeriggio si è tenuta una full immersion sul tema degli stabili popolari in viale Vasco de Gama, civici 140 e 142, con il X Municipio che è tornato a esprimersi sulla necessità degli interventi da effettuare e sulle tempistiche di avvio. Un lavoro che, secondo quanto emerso dalla Commissione congiunta, è iniziato già da martedì con il contenimento dei calcinacci attraverso il posizionamento delle mantovane d’emergenza. Una soluzione provvisoria, però ben lontana dall’eliminare il senso di pericolo all’interno della struttura situata sopra gli ambulatori dell’ASL Roma 3.
Allarme sicurezza a Ostia: la Commissione sulle Case di Virna Lisi
Il tema è stato discusso nella Commissione congiunta “Politiche Sociali” e “Lavori Pubblici”, guidate rispettivamente dai presidenti Leonardo Di Matteo e Mirella Arcamone. Al tavolo istituzionale era presente anche l’Assessore al Bilancio e alle Politiche Abitative, Giuseppe Sesa. Tra il pubblico, invece, l’avvocato Guido Pascucci, che in questo momento sta assistendo alcuni residenti dello stabile. L’Amministrazione ha ribadito di non aver abbandonato le “Case di Virna Lisi”, sottolineando che gli interventi di manutenzione sulle facciate partiranno dall’inizio del 2026. Si tratta di un progetto che coinvolge l’intero patrimonio di case popolari del Comune di Roma presenti a Ostia, con un investimento complessivo di 20 milioni di euro. Di questi, una cifra compresa tra i 10 e i 13 milioni sarà riservata specificamente ai lavori nei civici 140 e 142 di viale Vasco de Gama.
Alcuni residenti, intervenuti come testimoni durante la Commissione, hanno delineato un quadro drammatico della situazione all’interno delle “Case di Virna Lisi”. Un cittadino ha dichiarato al microfono: “Abbiamo paura a vivere lì, soprattutto che il crollo di un mattone possa ferire gravemente qualcuno”. Un altro inquilino ha aggiunto: “Qui non dobbiamo parlare di interventi straordinari, ma di manutenzione in emergenza. Vogliamo sapere le date precise degli interventi del Comune, sperando di non dover aspettare altri anni per vedere finalmente un tecnico”.
Il X Municipio annuncia i primi interventi: mantovane e lavori previsti per il 2026
Mentre politica e tecnici annunciano l’intenzione di procedere con i lavori nelle case popolari di viale Vasco de Gama — inclusa l’indizione delle gare d’appalto per l’aggiudicazione dei lotti — i residenti esprimono forte preoccupazione per il futuro degli stabili. Un inquilino ha evidenziato: “Le mantovane installate nei cortili condominiali non coprono tutti gli appartamenti al primo piano e al piano terra: tra questi c’è anche il mio. Qualcuno venga a visionare la situazione prima che qualcuno si ferisca in casa mia per il crollo di un calcinaccio”.
L’appello è stato raccolto dai vertici dell’ente gestore delle case popolari del Comune di Roma, che hanno spiegato come le mantovane siano state sistemate, per ora, solo nei punti segnalati dai Vigili del Fuoco nella loro documentazione. Tuttavia, già da oggi, potrebbero essere installate nuove impalcature nei cortili condominiali dei civici 140 e 142. Un tecnico è atteso in mattinata per visionare i balconi indicati come a rischio dai residenti e valutare la necessità di ulteriori mantovane per il contenimento dei detriti.
Emergenza reale: crollo durante l’assemblea pubblica a Ostia
Dopo la Commissione congiunta, alle ore 18:30, il dibattito si è spostato presso il civico 142 di viale Vasco de Gama. Mentre prendeva la parola l’assessore Sesa, un forte botto proveniente dal cortile del civico 140 ha fatto voltare di scatto la cinquantina di persone presenti: un calcinaccio è precipitato dal quarto piano, fortunatamente senza colpire nessuno. Il frammento, caduto dopo l’apertura di una tenda, ha prima rimbalzato sulla mantovana e poi è finito nel piccolo giardino condominiale, frantumandosi in due all’impatto con il suolo.
Un episodio che ha acceso ulteriormente la rabbia e la paura dei residenti. “Le mantovane funzionano male: i detriti rimbalzano all’interno e poi finiscono fuori, rischiando di colpire qualcuno in testa”, ha dichiarato una residente. Un’altra cittadina, rivolgendosi ai consiglieri di centrosinistra, ha aggiunto: “Da anni segnalo che mi piove in casa e che dalla terrazza arriva l’acqua: volete capire che questa è la vera emergenza, non il semplice rifacimento delle facciate?”.
Rimosso il tema delle fognature: la denuncia dei residenti
Parlando con alcuni residenti dei civici 140 e 142, emergono alcune anomalie legate alla Commissione congiunta del X Municipio. Secondo quanto riferito, alcune persone avrebbero dissuaso i cittadini dal partecipare al tavolo istituzionale presso il Palazzo del Governatorato, con la conseguenza che alla seduta erano presenti solo poche decine di persone. Un’altra anomalia riguarda l’Ordine del Giorno: non è stato menzionato il punto relativo al rifacimento del sistema idraulico e fognario. Secondo l’Amministrazione, il problema sarebbe stato già risolto grazie a diversi interventi realizzati negli anni scorsi. Una versione che, tuttavia, molti cittadini presenti hanno prontamente smentito con fermezza.
Fratture, ferri esposti e infiltrazioni: il parcheggio sotterraneo è a rischio inagibilità
I calcinacci che piovono e le perdite idrauliche non sono gli unici problemi che assillano i residenti. Il soffitto del garage del civico 142, infatti, sta cedendo e ha causato una vistosa frattura tra le palazzine di viale Vasco de Gama. Il danno, in continuo peggioramento negli ultimi mesi, ha portato alla fuoriuscita di fili d’acciaio arrugginiti, completamente neri, e di plastiche di rivestimento interne al soffitto. Una condizione già segnalata più volte dai cittadini, molti dei quali hanno ormai smesso da mesi di posteggiare l’auto nei locali interrati della palazzina.

Un esodo silenzioso: le famiglie iniziano ad abbandonare gli stabili
Un fenomeno in aumento, probabilmente causato anche dai ritardi delle risposte istituzionali, è quello dell’abbandono degli appartamenti da parte degli affittuari regolari. Sono almeno cinque le famiglie che, dal 30 maggio, avrebbero informato il Comune di Roma dell’intenzione di lasciare i propri alloggi, potendo trasferirsi in altri stabili presenti a Ostia: chi da parenti, chi trovando un affitto accessibile in un’altra zona del Lido.