Green Pass, l’asse Salvini-Grillo per i tamponi gratuiti

Roma – Si palesa un asse inaspettato in Italia sul tema dei tamponi, che fa convergere le posizioni di Matteo Salvini e Beppe Grillo.

 TAMPONI GRATUITI PER TUTTI  

La richiesta del leader della Lega e il fondatore del Movimento 5 Stelle, è molto chiara: “tamponi gratuiti per tutti”. A pochi giorni dall’obbligatorietà di Green Pass sul posto di lavoro (a partire dal 15 ottobre), tali dichiarazioni guardano nella fetta di elettorato dei “No Vax”. Oggi ci sono persone che diffidano sulla bonarietà del vaccino, preferendo monitorare la propria salute attraverso costosi tamponi soprattutto per accedere al posto di lavoro. Una situazione che ha creato un notevole disagio al lavoratore, costretto a pagarsi tali controlli in autonomia – l’attività dove svolge la professione non si fa quasi mai carico di tali costi – oppure a vaccinarsi contro la propria volontà. Proprio per andare nella direzione di chi lavora e degli studenti, Salvini e Grillo hanno chiesto l’erogazione di tali controlli a costo zero per chiunque ne avesse la necessità.

 LA CONTRADDIZIONE CON LE POLITICHE DI GOVERNO 

Però, simili dichiarazioni non possono passare sotto traccia, specie se vengono pronunciate da due leader – Grillo lo è ancora, ma sempre meno – dei partiti di maggioranza. Insomma, i vertici di partito nel pratico delegittimano la linea politica del Governo che sostengono. Da una parte la Lega di Matteo Salvini, che in queste settimane ha mostrato di possedere una linea alternativa al proprio segretario riguardo ai vaccini e il Green Pass. Dall’altra Zaia, Fedriga, Giorgetti: tutti d’accordo sulla linea di sensibilizzazione al vaccino e alla carta verde, così da contenere i contagi in quei territori amministrati dai governatori leghisti o in altre zone della penisola italiana. C’è poi il M5S, che oggi mostra di essere sempre più contrario all’idea del Green Pass nonostante il proprio ruolo di Governo. Nella cabina di regia pentastellata, ha fatto il suo ingresso anche Virginia Raggi, che notoriamente non si è vaccinata – dice di aver già avuto il Covid-19 – e ha mostrato perplessità sull’utilità del Green Pass. Una linea che isola maggiormente l’ex premier Giuseppe Conte, costretto sull’argomento prima a non esprimersi e oggi a fare la figura del “pesce in barile” per le sensibilità del proprio partito, nonostante di fatto ne sia il leader a tutti gli effetti.

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