Enzo Antonio Cicchino e Sergio Leoni all'Idroscalo

Cultura a Ostia, Erodoto TV racconta la Trasvolata Atlantica all’Idroscalo

Sabato 9 e domenica 10, presso il Ristoeventi “La villa di Tiberio”, si sta svolgendo un evento culturale per raccontare la storia dell’Idroscalo e soprattutto dell’atterraggio della Trasvolata Atlantica guidata dal generale Italo Balbo, che avvenne proprio a Ostia. Un viaggio attorno alla storia, anche fuori dal Ventennio fascista, di questo quadrante lidense, di cui troppi cittadini e romani purtroppo ne ignorano l’esistenza e l’importanza.

L’evento sulla Trasvolata Atlantica atterrata all’Idroscalo di Ostia

L’evento denominato “Ex Idroscalo di Ostia: come eravamo”, si pone l’obiettivo di creare un memorial attorno all’atterraggio di Italo Balbo in questa zona lidense. Una dedica in primis alle comunità cittadine che vivono questa punta lidense, che oltre ad affacciare sul mare vedono anche, alla loro destra, la foce del Tevere e il territorio del Comune di Fiumicino, con ben visibili le case della frazione cittadina di Isola Sacra.

Una guida sulla storia dell’Idroscalo di Ostia

A portarci in un viaggio storico legato a questo quadrante di Ostia, è l’autore e regista Enzo Antonio Cicchino, che peraltro ha prodotto numerosi documentari storici per la RAI. Insieme a lui, ha collaborato il proprietario del locale Sergio Leoni. La zona dell’Idroscalo ha una grande storia alle spalle, in un sapere che purtroppo – almeno oggi – sembra perduto. A cominciare dall’idroporto “Carlo Del Prete”, una delle più importanti strutture aeroportuali dell’Italia nel Ventennio e fiore all’occhiello di un territorio lidense che, a quasi 85 anni di distanza, non esiste più.

Mostra sulla storia dell'Idroscalo
Mostra sulla storia dell’Idroscalo

L’atterraggio di Italo Balbo a Ostia con il suo stormo di idrovolanti

In quel periodo, Italo Balbo aveva cominciato a effettuare trasvolate in giro per il mondo. Dei quattro voli che effettuerà (Mediterraneo, Russia, Brasile e Nord America), le logiche dietro tali gesti erano diverse: in primis l’idea di portare il settore aeronautico – sotto il Ventennio – come tra i più strutturati del mondo a quell’epoca e capace di fare delle imprese aeree; dall’altro, la possibilità dell’Italia – spesso attraverso lo stesso Balbo – di vendere i propri idrovolanti agli stati esteri (si ricorda la vicenda legata alla Russia).

In una serie di eventi già leggendari di loro, per la storia di Ostia interesserà la Trasvolata Atlantica verso il Nord America. Dopo i tributi e gli omaggi statunitensi a Balbo, il generale decise col suo stormi d’idrovolanti di tornare in Italia, facendo il suo atterraggio all’Idroscalo “Carlo Del Prete” di Ostia. Qui ad accoglierli almeno 300 mila persone, facendo anche un record imbattuto di pendolari che da Roma utilizzarono il treno per arrivare a Ostia (il vecchio percorso ferroviario collegava la Stazione Termini alla struttura ferroviaria distrutta di Piazza della Stazione Vecchia).

Modellino dell'idrovolante che atterrò all'Idroscalo
Modellino dell’idrovolante che atterrò all’Idroscalo

L’omaggio alle famiglie che fondarono l’Idroscalo e Ostia Ponente

Se durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi distrussero l’intero Idroscalo “Carlo Del Prete” per motivi strategici e numerose strutture sul territorio di Ostia (la stazione ferroviaria di Ostia e il leggendario Stabilimento Roma), vi furono delle persone che riportarono una comunità cittadina nei quadranti di Ponente e la stessa foce del Tevere. Prevalentemente, furono le famiglie che emigrarono dalla Sardegna per cercare fortuna lavorativa a Roma, che cominciarono a popolare il territorio lidense tra la fine degli Anni ’20 e tutto l’arco degli Anni ’30.

Ostia non è solo clan e malavita

Lo spirito che vuole ribadire questo evento, organizzato anche dalle realtà di “360 Frame”, l’Associazione “Tor San Michele” e facendo riferimento a materiali multimediali dell’Archivio Luci, è quello di poter raccontare un’altra storia di Ostia. Di dire come il territorio lidense, martoriato dalle cronache nere, potrebbe ribadire la propria importanza nella storia di Roma e soprattutto nelle dinamiche che partono dal Rinascimento ai nostri giorni. Un glorioso passato che, almeno al momento, viene ricordato solamente dal mondo dell’arte e del cinema, ma che invece andrebbe raccontato anche ai cittadini lidensi e romani.

Foto: Denis

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