Covid-19, torna l’ombra della zona gialla in Italia

Roma – Si rialzano i contagi da Covid-19 e gli “scienziati televisivi” tornano a minacciarci con le Regioni a zona gialla. Non è la realtà di un altro Paese, ma bensì dell’Italia. Quel Bel Paese che tanto sta investendo sui vaccini, che si avvia alla terza dose di massa e soprattutto si dimostra come realtà più virtuosa – numeri alla mano e presi da Il Sole 24 Ore – nella somministrazione dei sieri con quasi l’80% dei cittadini completamente vaccinati, dietro solamente alla Spagna tra i big del mondo.

LA COLPA E’ DEI NO VAX O DI DATI SBALLATI? – Siamo il Paese con il più alto numero di vaccini, eppure si rialzano i contagi. A cosa dobbiamo attribuire la colpa? Non c’è dubbio che un ramo No Vax può alimentare la pandemia, come può dimostrare il focolaio che si creò presso la manifestazione dei portuali a Trieste. Eppure, dobbiamo tenere conto di altri numeri. Oggi la persona che non si vuole vaccinare in Italia e che decide di effettuare un tampone ogni 48 ore, nel 99,9% dei casi risulta negativa al Covid-19. Numeri che fanno comprendere come il virus non circoli in queste frange, soprattutto se queste persone effettuano – al di là del vaccino – una corretta prevenzione alla malattia: l’utilizzo della mascherina; il lavarsi bene le mani o usare l’igienizzante tante volte al giorno; effettuare dei tamponi di routine.
La palla allora passa al Governo, già in più frangenti accusato di aver gonfiato i dati sui positivi al Covid-19. Con la complicità di qualche giornale, nella lista dei positivi alla pandemia sono finite tantissime persone totalmente estranee alla malattia o gente deceduta per il Coronavirus ma perché già debilitata da altre patologie: cittadini morti d’infarto e passati per Covid; persone ammazzate da killer e passati per Covid (siamo arrivati anche a questo); persone oncologiche che sono spirate e passate come malate di Covid.

IL GOVERNO DEL TERRORE NON RISOLVE LA PANDEMIA – Se la soluzione del governo Draghi è imporre nuove zone gialle – o colorate – laddove si materializza il picco dei contagi, allora da questa pandemia non usciremo più. Fanno paura le linee emerse dalle dichiarazioni pubbliche del prof. Giovanni Rezza (Direttore Generale della Prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute), che nella conferenza stampa di ieri minacciava una nuova zona gialla senza dati precisi tra le mani e soprattutto previsioni sulla pandemia per i prossimi mesi.
Qualcuno ci ha preso gusto con le chiusure e la volontà di precludere le libertà altrui? Sicuro! Sotto Natale, si rischia nuovamente di entrare in un vortice di limitazioni. Un danno sul piano economico, che toccherebbe anche quello dei rapporti sociali: locali che dovrebbero abbassare le soglie di presenza al proprio interno, con il conseguente mancato introito; non poter vedere i propri cari, specie se più anziani; clienti seduti solo ai tavoli all’esterno, nonostante il freddo che caratterizza i nostri periodi natalizi.
E in tutto ciò, quali sono i benefici per la persona vaccinata e col Green Pass? Il vaccino non doveva allontanare definitivamente le Regioni colorate e rendere un lontano ricordo le chiusure o le limitazioni? Chissà se qualche parlamentare – di maggioranza e opposizione – si ricorderà di porre questi semplici quesiti a Mario Draghi e il ministro Roberto Speranza: sarebbe curioso sentirne la risposta.

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