Baraccopoli alla Pineta delle Acque Rosse: i cittadini scrivono al sindaco di Roma

Roma – La Città Eterna ha superato il problema delle baraccopoli e delle discariche abusive nelle sue riserve naturali? Oggettivamente, no.

Un cambio di passo non è avvenuto nella transizione alla guida della Capitale tra Virginia Raggi e Roberto Gualtieri, con il Sindaco del Partito Democratico che si trova a fare i conti con un pesante eredità sul fronte del “degrado” lasciata dall’amministrazione pentastellata. La questione è sofferta in tutta la Città, ma in particolar modo a mostrare le maggiori criticità è il quadrante Ovest capitolino. Dopo i rinomati casi di discariche abusive nell’area del Laurentino e dell’Ardeatino, non troppo lontano possiamo trovare fenomeni analoghi all’Infernetto, il Parco della Madonnetta, la Pineta di Castel Fusano e la Pineta delle Acque Rosse.

Proprio in quest’ultimo luogo, sono tornate a farsi sentire le presenze di baraccopoli all’interno dell’immensa riserva naturale. Come dichiarato da Andrea Rapisarda sul quotidiano online RomaToday, la problematica si è ripalesata nel quartiere: “Oggi le baraccopoli sono nascoste da un cespuglio, con i senza fissa dimora che hanno creato un’immensa discarica abusiva, con all’interno anche materiali altamente infiammabili. Le baracche si trovano alle spalle delle case popolari di via dell’Appagliatore e dietro il civico 83 della stessa strada. Pure essendo nascoste, risultano visibili dal sentiero strerrato di via Acqua Rossa è sono pertanto facilmente raggiungibili. Attualmente gli accampamenti di fortuna sono circondati da una latrina a cielo aperto e da una grande discarica abusiva, che al suo interno vede posizionate biciclette rotte, spazzatura, materiale di viario tipo e pneumatici. Inoltre, tali spazi sono probabilmente difesi da cani di grossa taglia che tendono a girovagare liberamente per la pineta, nonostante questa sia frequentata da runner e proprietari di altri cani. La preoccupazione dei residenti deriva anche dal fatto che la zona è stata teatro di tremendi incendi, avvenuti proprio nella pineta, e generati da un uso maldestro di bombole del gas o candele di cera“.

Una situazione che ha spinto Andrea Rapisarda, attuale Presidente del Marforio e del CdQ Associazione Cittadini per il Parco Pallotta, a scrivere una lettera al sindaco Roberto Gualtieri, chiedendo un sopralluogo presso la baraccopoli e una risoluzione di questo spinoso problema per la pineta lidense.

Di seguito, vi pubblichiamo integralmente la lettera inviata al Sindaco di Roma.

Roma, 2 dicembre 2021.

Al Sindaco di Roma Capitale,

On. Roberto Gualtieri;

Al Presidente del Municipio X di Roma Capitale,

dr. Mario Falconi.

E.P.C.

All’Assessora all’Ambiente di Roma Capitale,

dr.ssa Sabrina Alfonsi;

All’Assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale,

dr.ssa Barbara Funari;

All’Assessore alle Politiche Abitative di Roma Capitale,

dr. Tobia Zevi;

Alla Vicepresidente del X Municipio di Roma Capitale,

dr.ssa Valentina Prodon;

All’Assessore alle Politiche Abitative del X Municipio di Roma Capitale;

dr. Giuseppe Sesa;

Alla Polizia Locale di Roma Capitale U.O. X Gruppo Mare;

Al Dipartimento Prevenzione dell’Asl Roma 3;

All’URP del Dipartimento Tutela Ambientale;

Al Gabinetto del Sindaco di Roma;

All’URP del X Municipio di Roma Capitale.

Con la seguente, segnalo la presenza di due accampamenti abusivi lungo il sentiero paesaggistico della Pineta delle Acque Rosse, in prossimità dell’ingresso su via Tancredi Chiaraluce (Ostia Lido). Come ben rappresentato nel servizio dell’emittente televisiva Canale 10 e denominato “Allarme baraccopoli a Ostia: lettera-denuncia al sindaco” , vi attenziono sulla presenza di queste due costruzioni che sorgono alle spalle delle case popolari di via dell’Appagliatore e dietro il civico “83” della stessa strada: le baracche sono attualmente nascoste dietro un cespuglio, ben visibile dal sentiero sterrato di via di Acqua Rossa e facilmente aggirabile al fine di raggiungere questi siti abusivi.

Attualmente, gli accampamenti di fortuna sono circondati da una latrina a cielo aperto e da una grande discarica abusiva, che al suo interno vede posizionati: biciclette rotte; ferri, spazzatura; plastiche di vario tipo; pneumatici e altri materiali altamente infiammabili. Tali spazi sono probabilmente difesi da cani di grossa taglia, che tendono a girovagare liberamente per la pineta e infastidire corridori, cittadini e provano ad azzannare altri cani con padrone.

Non meno importante è ricordare i tremendi incendi avvenuti fino a poco tempo fa nella stessa pineta, generati per un uso maldestro di bombole del gas o candele a cera: situazioni di grave disastro ambientale, che hanno bruciato interi ettari di riserva naturale, ucciso numerose specie faunistiche che trovano qui il proprio habitat e messo a rischio l’abitabilità delle varie palazzine che affacciano su via delle Azzorre, via dell’Appagliatore e via Tancredi Chiaraluce.

In qualità di Comitato di Quartiere locale, vi invito a effettuare un sopralluogo presso queste dimore e valutare le azioni più adeguate per tutelare queste persone senza fissa dimora (calcolando l’arrivo del grande freddo natalizio), l’immenso bene della Pineta delle Acque Rosse e i cittadini che vi abitano attorno.

Ringraziandovi anticipatamente dell’attenzione, Vi porgo un Cordiale Saluto.

In fede,

dr. Andrea Rapisarda – Presidente dell’Associazione Cittadini CdQ Parco Pallotta

 

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