Ant-Man and The Wasp; con Quantumania ci si addentra maggiormente nella Fase 4 dei Marvel Studios

Arriva al cinema il 15 febbraio il nuovo capitolo dedicato all’uomo insetto nato dai fumetti di Stan Lee. Scott Lang, nuovamente interpretato da Paul Rudd, è il supereroe destinato a raccogliere la pesante eredità lasciata da Iron Man e Captain America. I Marvel Studios vedono in lui il nuovo condottiero degli Avengers. Ma siamo sicuri che Scott Lang possa assolvere a questo ingrato compito di leader dei nuovi Avengers che vedranno la comparsa nel 2025 con “The Kang dinasty”? Di sicuro c’è molto da lavorare sul personaggio che nonostante i suoi intenti eroici, anche in questo capitolo risulta alquanto goffo e bizzarro. Gli eventi di Quantumania sono temporaneamente datati dopo Endgame: Scott conduce una vita tranquilla a San Francisco (lontano dagli eventi di New York che hanno recentemente riguardato Spiderman e Doctor Strange) assieme a sua figlia Cassie Lang (Kathryn Newton), la sua compagna Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) e i genitori di quest’ultima Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer). Proprio quest’ultima nasconderà un oscuro segreto che convoglierà tutti i protagonisti in una folle avventura all’interno del Regno Quantico, già brevemente citato ed esplorato sia in Avengers: Endgame, sia in Doctor Strange: Multiverse of Madness.

Ant-Man and The Wasp e il rimando a Star Wars

All’interno dell’universo quantico si viene a scoprire la presenza di numerose razze umanoidi. I protagonisti vengono separati e, per ricongiungersi, scopriranno i segreti celati da Janet Van Dyne e faranno conoscenza del nuovo tiranno dei Marvel Studios: Kang il Conquistatore. A prestare il volto a quest’ultimo è l’attore americano Jonathan Majors (già intravisto nella serie televisiva dedicata a Loki) che riesce a rendere il personaggio alquanto intricato e degno di un vero approfondimento. Quello che emerge all’interno di Ant-Man and The Wasp Quantumania è un rimando troppo evidente alla saga di Star Wars. Le razze umanoidi, la tirannia del Conquistatore che usa un esercito composto da esseri simili ai droidi della Galassia lontana lontana, non celano minimamente questo rimando ai film creati dal genio di George Lucas. Il film tutto sommato risulta gradevole da vedere ma nel complesso non aggiunge niente si quanto non si sia già visto in altri lavori prodotti dalla Marvel. Quantumania assume così i tratti di una pellicola di transizione all’interno del MCU, in preparazione di qualcosa più eclatante che probabilmente vedremo con i prossimi capitoli, forse già a partire dal terzo capitolo de i Guardiani della Galassia.

Jonathan Majors interpreta Kang il Conquistatore in Ant-Man and The Wasp: Quantumania

Ant-Man e la Fase 4 Marvel

In fin dei conti Ant Man and The Wasp: Quantumania è un capitolo che permette un’attenta analisi delle potenzialità del Regno Quantico evidenziandone i collegamenti con il Multiverso. Si occupa di introdurci il nuovo villain e chiude in un modo alquanto positivo la linea narrativa dedicata all’uomo insetto. Ma siamo più che certi che Ant-Man ritornerà, così come Kang il conquistatore. Quantumania apre degli spiragli a nuove storie future che coinvolgeranno i personaggi dell’universo Marvel. Non parliamo soltanto dei film, ma anche le serie televisive a tema inizieranno ad avere una loro parentesi ben più definita all’interno dell’MCU.

Voto finale:  ★★☆☆☆

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