Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, annuncia l’apertura di un nuovo centro d’accoglienza ai Parioli: la struttura sorgerà all’interno di Villa Glori.
Non si esaurisce il progetto del Sindaco di Roma, che per il Giubileo ha in programma di aprire nuovi centri d’accoglienza all’interno della Capitale. Dopo la struttura annunciata alla Ferratella, Roberto Gualtieri vorrebbe aprirne un’altra nella zona dei Parioli. Il sito individuato si trova all’interno di Villa Glori, dove già esiste una struttura gestita dalla Caritas dove vengono assiste persone in emergenza abitativa o affette dall’HIV.
Un nuovo centro d’accoglienza a Roma: il progetto ai Parioli
Come raccontato da RomaToday, la struttura sarà aperta entro il 2026. Si tratterà un locale per ospitare clochard, all’interno della storica area verde che divide la zona dei Parioli dal Villaggio Olimpico. La struttura sarà interamente finanziata con i fondi del PNRR, con il Dipartimento delle Politiche Sociali che ha già chiari i servizi da inserire all’interno di quel plesso: un servizio di posta per i senza tetto (dove prendere prodotti per l’igiene personale) e poi degli alloggi per la permanenza temporanea in quei locali.
Il centro d’accoglienza voluto dal Campidoglio
Il dibattito attorno al centro d’accoglienza dentro Villa Glori circola al Campidoglio da diverse settimane, con la Giunta di Roberto Gualtieri che ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica nella giornata del 16 aprile scorso. Nel concreto si tratterebbe di ristrutturare un locale già in uso dalla Caritas, dove i volontari assistono le persone risultate colpite dal virus dell’HIV. Il progetto di fattibilità era stato affidato alla fine dell’anno scorso da Roma Capitale, con il documento che è arrivato solo nelle settimane scorse sul tavolo del Sindaco.
Le cifre del nuovo centro d’accoglienza a Roma
Come sta accadendo in altri centri d’accoglienza aperti nel territorio della Capitali, anche qui le cifre non sono piccole. L’apertura della struttura costerà oltre 830 mila euro con i fondi del PNRR: di questi soldi, peraltro, 70 mila verranno investiti per la sola progettazione dell’edificio.
Gli elevati costi dovranno coprire dei lavori tecnici, considerato come la struttura necessiti di un adeguamento degli allacci idrici e fognari. Inoltre è prevista la ricostruzione del tetto, l’adeguamento statico e soprattutto l’acquisto dell’arredamento interno. Lavori che, una volta appaltati dal Comune e partiti, dureranno all’incirca dieci mesi.
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