Oggi per il Marforio pubblichiamo la lettera di un cittadino con problemi di deambulazione, che ci segnala – dopo aver letto l’articolo sull’autolavaggio – l’attuale stato dei marciapiedi su via dell’Appagliatore.

“Caro Marforio, mi chiamo Marco e da almeno trent’anni vivo a via Tancredi Chiaraluce. Da diversi mesi ho problemi a spostarmi sulle mie gambe, a causa di problemi con l’anca, accenni di artrosi e la necessità di due protesi alle mie ginocchia. Una salute, che come capirà, mi sta dando molto da penare e soprattutto mi richiede numerosi controlli medici.

Una situazione che mi rende impossibile lavorare, in un momento della mia vita dove dedico le mie giornate alla mia salute, vivendo la mia famiglia e provando a fare delle piccole passeggiate all’interno del Parco Pallotta. Proprio quest’ultima cosa, che potremmo definire l’unico svago che mi consente il fisico, ogni giorno che passa diventa più complesso. Fortunatamente a complicarlo non è nessun aggravamento della mia salute, ma bensì la condizione in cui versano i marciapiedi sotto casa mia.

Ammetto, non per ignoranza, che quest’ultimo aspetto lo sto notando solo da quando ho problemi di deambulazione… ma come dice un vecchio detto, ‘meglio tardi che mai’ sulla presa di coscienza verso alcuni problemi cittadini, tra questi le barriere architettoniche. Per il mio stato di salute, i marciapiedi di via dell’Appagliatore sono totalmente impercorribili, in particolare quelli situati sotto le palazzine. Questi risultano piccoli, stretti, spesso senza passaggio adibito ai disabili e completamente dissestati. 

Così malridotti, che penso siano addirittura impraticabili per chi è costretto a spostarsi con un una sedia a rotelle, un girello per anziani o qualsiasi altro mezzo di aiuto al movimento per una persona con seri problemi di deambulazione. 

Sulla questione, vorrei utilizzare il vostro giornale per chiedere una cortesia a chi amministra il territorio di Ostia: per piacere, rifate questi marciapiedi. Questa è una zona con diverse persone disabili e anziane, che vivono il quadrante tra via Tancredi Chiaraluce e Panorama per le mansioni più semplici: andare al bar di quartiere; comprare il pane al forno; recarsi al mercato; recarsi in chiesa o fare la spesa a uno dei diversi supermercati della zona. Oggi. per noi persone con problemi nei movimenti, tutte queste cose – peraltro che scandiscono la nostra quotidianità – sono diventate difficilissime, con il rischio oltretutto di cadere a terra e farci molto male.