M5S, addio terzo mandato: ora Di Maio che farà?

Roma – Dire “no” al terzo mandato all’interno del Movimento 5 Stelle, è l’ennesima scelta politica ottusa partorita dal partito con leader Giuseppe Conte.

L’Italia non deve produrre politici di professione, ma neanche negare una candidatura davanti un politico capace e che s’interessa dei proprio cittadini. Vero, questa situazione è merce rara (soprattutto nel M5S), ma bisogna pensare il Paese anche includendo l’ipotesi di una persona meritevole.

Nessuno potrà negare come molti pentastellati hanno fatto la propria fortuna entrando nei vari organi istituzionali, con disoccupati o emeriti nullafacenti che ora siedono tra gli scranni di un Municipio, un Comune, un’Assemblea Regionale fino a un posto alla Camera o in Europarlamento. Insomma, dei perfetti sconosciuti che hanno riempito il proprio portafoglio con zero idee, totale ignoranza verso il mondo istituzionale italiano e tutto a scapito dei contribuenti.

E’ normale che oggi l’inclusione del terzo mandato nel Movimento 5 Stelle, diventi una battaglia ideologica di chi fuori dalla politica non ha futuro e nemmeno certezze. Tra questi, emerge Luigi Di Maio, unico Ministro del Lavoro che non ha mai lavorato un giorno della sua vita. A seguirlo anche altri volti considerati “big” dalla realtà pentastellata, come per esempio l’ex Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: un altro personaggio che deve accendere un cero a qualche Santo per essere divenuto onorevole e poi senatore nel giro di due elezioni nazionali senza alcun merito o riscontro elettorale.

Allora serve pensare male in questa situazione, soprattutto quando i contrasti tra Luigi Di Maio e il leader Giuseppe Conte tendono ad acuirsi col passare dei giorni. Se il terzo mandato fosse il vero nodo della discordia per far scindere il Movimento 5 Stelle, con la parte del ministro Di Maio pronta a fare le valigie?

Tutto può essere, ma la casualità in politica non esiste. I contrasti sulla guerra in Ucraina tra ex Premier e Ministro degli Esteri sembrano pilotati, in una storia raccontata per far scrivere i giornalisti e nulla più.

Oggi per molti pentastellati eletti per la seconda volta consecutiva – si legga Di Maio -, il futuro è in bilico: chi non ha sicurezze fuori da Montecitorio o i ministeri, ora cercherà una nuova casa politica per sopravvivere politicamente… e non è scontato che alla fine ci riesca!

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Foto: profilo Facebook di Luigi Di Maio

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