Ennesimo errore del ministro Gennaro Sangiuliano, durante l’inaugurazione del nuovo percorso turistico ai Fori Imperiali. Lui: “Ero emozionato”. La vicenda.
Il ministro Gennaro Sangiuliano ne combina un’altra. In queste ore sono arrivate le scuse per l’uscita su Londra, dove aveva posizionato il famoso Time Square americano nella famosa Capitale britannica. Ha dato la colpa all’emozione, considerato come si apprestava a inaugurare la passeggiata archeologica nella zona dei Fori Imperiali e all’interno di un’iniziativa che avrebbe visto molteplici sforzi da parte dello stesso Ministero della Cultura.
Gli errori del ministro Sangiuliano e le ripercussioni sul Governo
La questione è che simili errori, soprattutto nella bocca di un ministro della Cultura, danneggiano la credibilità del Governo e dello Stato italiano. Specie poi se queste uscite pubbliche non diventano più delle piccole disattenzioni isolate, ma nell’arco di pochi mesi si ripresentano puntualmente all’interno delle dichiarazioni pubbliche di Sangiuliano. Un modo, nel concreto, che offre il fianco dell’Esecutivo agli attacchi dell’opposizione – Movimento 5 Stelle e Partito Democratico in primis – e gli haters.
L’errore di Sangiuliano a Roma
Prendiamo l’esempio dell’ultima gaffe del ministro, legata proprio all’inaugurazione della passeggiata turistica nel Centro Storico romano. Un giornalista che svolge questa professione da prima degli anni Novanta, non può cadere in una simile superficialità: in primis perché si presume sia un vettore autorevole d’informazione, secondo perché dovrebbe rappresentare i canoni della buona comunicazione verso il pubblico a casa.
Mettiamoci anche che il buon politico, alle sue spalle, debba vedere anche un team che curi attentamente la comunicazione. In Fratelli d’Italia, così come negli altri partiti italiani di maggioranza od opposizione, nessuna dichiarazione viene lasciata al caso, nessun discorso pubblico viene improvvisato poiché alle sue spalle vede un grande studio per apparire più convincente al pubblico. Guardando questo “dietro le quinte” della politica e dei discorsi istituzionali, l’errore pronunciato a Roma diventa ancora più grave.
Le gaffe di Sangiuliano nell’ultimo anno
Si aggrava poi con gli altri successivi episodi. Tra questi il più emblematico: essere chiamato come giurato al Premio Strega, votarne i libri e fare intendere alla conduttrice come non siano stati letti. La toppa al buco, per un ministro della Cultura che dovrebbe essere garante di serietà e imparzialità nella manifestazione letteraria, è ancora peggio a mesi di distanza: l’indiscrezione legata all’esclusione di Geppi Cucciari dalla conduzione del Premio Strega. Un’iniziativa che, se fosse fondata, avrebbe il sapore di amara vendetta per l’episodio dello scorso luglio.
Ipotesi rimpasto di Governo: quale futuro per Sangiuliano
A questo punto, per una mera questione di credibilità, servirebbe ragionare se sia ancora utile una persona come Gennaro Sangiuliano dentro il Ministero della Cultura. Perché se il rimpasto di Governo dovesse palesarsi dopo le Europee 2024, i primi indiziati a saltare sarebbe principalmente i tre ministri più problematici per Giorgia Meloni: Matteo Salvini, Daniela Santanchè e per l’appunto Gennaro Sangiuliano.
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