Lega, Bossi ritorna in campo col “Comitato Nord”

È tornato a cavalcare la cresta dell’onda Umberto Bossi, che in queste ore ha ufficializzato la corrente “Comitato Nord” all’interno della Lega.

Nonostante le precarie condizioni fisiche, il Senatur ha deciso di ritornare sotto i riflettori della politica nazionale, questa volta andando ad appesantire una spaccatura all’interno del mondo leghista tra Matteo Salvini e suoi dirigenti politici nel Nord Italia.

Una scintilla accesasi non solo per la quasi mancata rielezione al Senato della Repubblica dello stesso Umberto Bossi, ma anche per una tematica che ormai sembra stata dimenticata all’interno del mondo leghista alle Camere: l’autonomia delle Regioni.

Il 25 settembre ha palesato un disastro politico all’interno della Lega, scesa in molte città del Nord sotto il 14% e con dati ancora più bassi nel Sud Italia: il 6% di Roma, il 4% di Napoli, Reggio Calabria e Bari. In alcune zone, addirittura superati da Forza Italia con 1-2 punti percentuali, nonostante l’assenza di strutture territoriali da parte dei berlusconiani. Al Nord, lasciato ampiamente il passo a Fratelli d’Italia, che ha raccolto il voto anche di militanti storici del mondo leghista.

Al di là della condizione nazionale della Lega, oggi il problema è principalmente al Nord. Bossi spinge per un ritorno alle origini, con la riacquisizione dello spirito del 1984 che diede vita alla Lega Lombarda e successivamente alla Lega Nord.

Una situazione che potrà essere risolta solo a un Congresso Nazionale, anche se il velato messaggio indirizzato alla Segreteria del Partito, sembra tanto voler guardare a una Lega che ritorni a essere solamente il Partito del Nord. Specie poi dopo gli ultimi risultati, non eclatanti, raccolti al Sud Italia.

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