bagno villa mirafiori

“Lavandini guasti e sciacquoni rotti”, bagni disastrati alla Facoltà di Lettere de La Sapienza

“Lavandini guasti e sciacquoni rotti”, bagni disastrati alla Facoltà di Lettere de La Sapienza. Per la terza puntata di “#RaccontaloadAndrea”, quest’oggi parliamo di segnalazioni studentesche. Dopo anni di rappresentanza studentesca, si torna parlare di disagi studenteschi. In un problema che accomuna troppe Università romane, e non solo, troviamo quello della condizione dei servizi igienici, in casi di gravità estrema che spesso toccano quelli riservati alle ragazze.

“Lavandini guasti e sciacquoni rotti”, la situazione di Villa Mirafiori

Oggi per l’occasione, diamo voce a uno studente de La Sapienza. Ci racconta come sia difficile frequentare le lezioni, specie quando i bagni sono rotti. Dopotutto, tanti ragazzi e ragazze entrano la mattina all’Università, frequentano le lezioni o fanno gli esami, studiano nelle biblioteche d’Ateneo, pranzano e interagiscono con altri studenti negli spazi universitari. Plausibile quindi che, in oltre 12 ore di permanenza nella struttura universitaria, diventi necessaria quanto naturale una sosta al bagno per bisogni fisiologici di vario tipo.

Chi ci parla, ci racconta in merito: “Sono al secondo anno di Filosofia, ho voglia di studiare ancora nonostante alle spalle ho altre lauree. Eppure, oggi sono perplesso dalle condizioni di Villa Mirafiori. In tal senso, particolarmente sulla condizioni dei servizi igienici, cui ogni singolo studente frequentante, o che viene solamente a fare gli esami in sede, deve incrociare. Ma è normale come ogni giorno, dentro questa struttura, serva fare una caccia al tesoro per trovare un gabinetto che funzioni e soprattutto un lavandino che non sia guasto?”.

Cosa non funziona oggi?

Prosegue: “Nessuno nega i problemi dell’Università in questo periodo storico, ma anche la condizione delle strutture incide. Partiamo dalla condizione di chi vive l’Ateneo tutta la giornata, dove in tanti casi un qualsiasi studente non ha tempo di andare al bagno del bar più vicino per i ritmi che intercorrono tra una lezione e l’altra. Chi parla non soffre di nessuna incontinenza, vede solo una realtà dei fatti. Dico, con fare un po’ polemico, che quasi ci vogliono con il ‘pannolone’ per seguire gli impegni di Ateneo: un qualcosa fuori da ogni logica”.

Ci spiega nel dettaglio i problemi: “Oggi entrando a Villa Mirafiori, hai bagni comuni: non c’è distinzione tra maschi e femmine, con disagi per tutti e in particolare per le ragazze. Sugli sciacquoni, sono puntualmente rotti. Qui, la stessa Università chiede di premerli ‘piano’, sia mai che si rompa ulteriormente il bottone, si apra il tubo o succeda altro che rende inagibile anche quella tazza. Nei bagni vicino l’Aula VI, addirittura vi è un buco sul soffitto, che non vorrei preannunciasse qualche crollo come troppi se ne vedono sui social all’interno di Atenei e scuole italiane”.

Sugli ultimi danni riscontrati, racconta: “L’ultimo danno che ho riscontrato, è addirittura un lavandino chiuso con del nastro sigillante nero. Non so a cosa si deve questa novità: non ho voluto negare se gli manchi il passaggio dell’acqua o addirittura si sia smurato, rischiando di cadere sui piedi di qualche persona. Ma viste certe dinamiche, non mi meraviglierebbe nessuna delle due possibilità. Mi auguro questa segnalazione arrivi ai piani alti dell’Ateneo, nella speranza si lavori per risolvere questo disagio”.

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