A Roma Est, da anni si aspetta l’ampliamento di via Collatina. Una necessità per tutti quei motorizzati che abitualmente attraversano questa strada, trovandosi puntualmente bloccati in fortissime congestioni del traffico. Una situazione che non è passata inosservata alla Giunta di Centrodestra sul VI Municipio, guidata oggi dal presidente Nicola Franco, che oggi vorrebbe veder realizzato un progetto quasi decennale per il potenziamento di questa arteria urbana.
Le parole del presidente Franco sulla via Collatina
Intervistato da Il Marforio, il Presidente del VI Municipio di Roma Capitale, Nicola Franco, ha detto: “È assolutamente prioritario adeguare il tratto di via Collatina, adeguandolo alle rinnovate esigenze di viabilità, dovute all’espansione urbanistica nel quadrante est della Capitale. Risale al 2010 e all’allora Giunta di centrodestra l’ampliamento del primo tratto, poi nulla è stato fatto. Nel 2013, ancora grazie alla Giunta di centrodestra, era stato finanziato il secondo tratto tra via dell’Acqua Vergine e il Grande Raccordo Anulare. Sono passati dieci anni e, nonostante i 5,5 milioni di euro già stanziati nelle casse del Comune di Roma, il Sindaco Gualtieri è non pervenuto”.
Riguardo al sit-in di Fratelli d’Italia sulla nota strada romana: “Per questo, nella mattinata del 21 novembre alle ore 6:30, mi sono personalmente recato assieme al coordinamento di Fratelli d’Italia del Municipio VI sul tratto di via Collatina finanziato ma mai iniziato. I cittadini del versante collatino, costretti a interminabili ore di fila, hanno risposto molto positivamente alla nostra iniziativa, bollando come ‘vergogna’ l’immobilismo di questo Sindaco e dei suoi predecessori, Marino e Raggi”.
Conclude il presidente Nicola Franco ai nostri microfoni: “Il Municipio VI delle Torri ha sollecitato più volte la realizzazione dell’opera, ma l’immobilismo del Sindaco blocca ogni avanzamento. Per quanto tempo i cittadini del Municipio di questa periferia dovranno aspettare?”. Come consueto anche in altri Municipi del territorio romano, ora la palla passa al Campidoglio e in particolar modo al Sindaco e la sua Giunta.
