Roma – Un importante aggiornamento riguardante i fatti avvenuti Mercoledì scorso in un centro vaccinale di Roma: da ieri, infatti, nella vicenda è intervenuto attivamente anche il Codacons che ha voluto ribadire la necessità di modificare la formulazione del consenso informato nei moduli per la vaccinazione anti COVID-19.
Il Codacons, associazione per la tutela dei diritti dei consumatori, che per prima aveva sollevato questioni attorno al modulo, ha rinnovato il proprio appello in seguito all’evento e alla segnalazione inviata dalla persona coinvolta, rendendosi disponibile a valutare l’eventuale ricorso alle vie legali a tutela dei diritti della signora.
Le parole del presidente del Codacons Carlo Rienzi sono chiare: “L’episodio dimostra come sia urgente e necessario modificare il consenso informato che i cittadini devono firmare quando si sottopongono alla vaccinazione anti-Covid”, ha dichiarato. “In presenza di un obbligo vaccinale, lo Stato è tenuto per legge e risarcire qualsiasi danno sanitario legato alla vaccinazione, ma di tale responsabilità stabilita dal nostro ordinamento non si fa alcuna menzione nel modulo di consenso informato, che al contrario così come formulato oggi addossa ai cittadini qualsiasi rischio legato alla somministrazione del vaccino.”
Ricordiamo come l’episodio abbia riguardato una lavoratrice romana over-50 recatasi in un centro vaccinale della Capitale per poter effettuare la prima dose vaccinale obbligatoria, ma in seguito respinta dal personale medico per non aver firmato il modulo sul consenso informato con una postilla aggiuntiva, scritta dalla donna di proprio pugno per non esonerare lo Stato Italiano da eventuali responsabilità in caso di reazioni avverse.
(La Redazione continuerà a seguire e scrivere aggiornamenti sulla vicenda)
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