A Roma, l’automobilista di un furgoncino quasi aggredito per la sosta selvaggia: attaccato da alcuni residenti per un parcheggio fatto male
Roma in balia della sosta selvaggia. Lo sanno bene i residenti della Città Eterna, diventati sempre più insofferenti alle automobili parcheggiate male per strada o lasciate in seconda fila. L’ultimo episodio ha rischiato di degenerare in un’aggressione verso un guidatore al volante di un furgoncino, che parcheggiando malissimo il proprio mezzo aveva nei fatti ostruito la circolazione su una strada e acceso gli animi di alcuni residenti della zona.
Roma in balia della sosta selvaggia: il caso del furgone
L’ultimo episodio accaduto nella Capitale tocca il guidatore di un furgone bianco, colpevole di aver posteggiato il proprio mezzo di grosse dimensioni “a pettine” invece di seguire le soste “a parallelo” previste dalla strada. L’automobilista, con l’accento straniero, nei fatti aveva ostruito il passaggio sulla corsia a senso unico dell’arteria urbana, in una situazione aggravata anche dalla presenza di altre due macchine posteggiate male, di cui una davanti ai secchioni dell’Ama, nei suoi pressi.
La tentata aggressione all’automobilista
La vicenda, ripresa da un video pubblicato da Welcometofavelas, inizia facendo vedere un’accesa lite tra l’automobilista straniero e un altro guidatore. La disputa sarebbe nata tra due veicoli posteggiati male, con uno dei due che deve liberare obbligatoriamente il passaggio per ripristinare la circolazione del traffico. Lo straniero minaccia platealmente l’altro guidatore, con quest’ultimo che urla – anche in maniera volgare – come il furgoncino dovesse andarsene dalla zona per non far degenerare in violenza la questione.
Roma in balia della sosta selvaggia: lo schiaffo della donna
All’episodio si unisce anche una donna, probabilmente residente della zona. La signora intimidisce il guidatore straniero, difendendo forse il figlio da presunte situazioni non riprese dalla telecamera. Mentre l’automobilista del furgoncino le passa accanto a piedi, la signora rifila un forte schiaffo sulla spalla dell’uomo. Soggetto che, nonostante tutto, risale sul proprio mezzo e va via, cosciente probabilmente di come la situazione stesse precipitando.
