Roma, ieri in giro per la Città il flash mob “Non facciamola sporca”

Roma – Ieri ha avuto luogo il più grande flash mob diffuso mai realizzato a Roma. Organizzato da Flavio De Septis, del Comitato “ROMA NO ROGHI TOSSICI!”. L’evento ha coinvolto 57 Associazioni e Comitati, coprendo tutta Roma e coinvolgendo una moltitudine di cittadini che hanno risposto con entusiasmo.

Il tema è, ovviamente, la raccolta differenziata, il riuso, la tutela dell’ambiente e del decoro. Tutti hanno sentito forte la necessità di dare un’informazione quanto più corretta e diffusa possibile con ogni mezzo, organizzando 57 differenti eventi.

Massimiliano Coppola, Presidente del Circolo Legambiente Agro Romano Meridionale: “Abbiamo partecipato a questo flash mob per sensibilizzare, attraverso i bambini, gli adulti che ancora non si rendono conto che ogni loro azione compiuta oggi comporta delle conseguenze domani e per chiedere alle Istituzioni, ad ogni livello, di agire concretamente con interventi strutturali sulle pratiche del riciclo e riuso, andando oltre l’anacronistica concezione di conferire i rifiuti in un termovalorizzatore o una discarica.

A livello locale abbiamo una situazione disastrosa: nel IX Municipio, gli impianti di raccolta sono oggettivamente sottodimensionati rispetto al numero di cittadini. Sono mesi che un intero quadrante con oltre 100.000 abitanti si ritrova con un’isola ecologica chiusa fino a data imprecisata, senza che sia stata proposta un’alternativa valida nel breve raggio, o con altre isole ecologiche che operano mezza giornata e che rimandano in dietro il cittadino perché quel determinato rifiuto non viene accettato oppure è esaurito lo spazio di stoccaggio. Perché il cittadino coscienzioso prende quel rifiuto e lo riporta a casa, provvedendo a smaltirlo in altra occasione, ma il cittadino incivile o arrabbiato gira l’angolo e lo abbandona.

Il cittadino dovrebbe essere agevolato nel conferimento dei rifiuti. Oggi in questi centri di raccolta si è arrivati al punto di chiedere la dimostrazione del pagamento della TARI per poter accedere e conferire i rifiuti: una richiesta legittima, per carità, ma allo stesso tempo limitante, perché chi agisce fuori dalle regole dovrà comunque smaltire il rifiuto e non è certo vietandogli l’accesso all’isola ecologica che si risolve il problema. Pertanto, nel migliore dei casi, se non lo abbandona su strada, abbandonerà il materiale all’interno dei cassonetti posti su strada, andando comunque a gravare sull’Amministrazione. Il controllo sul pagamento delle tasse deve essere fatto a monte, non nel momento in cui il cittadino va a conferire.

L’altro giorno abbiamo portato in conferenza stampa alla Camera dei Deputati, per la presentazione del flash mob, questi temi e queste problematiche con la richiesta di interventi urgenti che non posso più essere posticipati”.

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