Andrea Rapisarda è intervenuti nei giorni scorsi ai microfoni di Radio Roma Capitale: il giornalista è intervenuto sulla questione legata a Ostia Comune.
Nei giorni scorsi, Andrea Rapisarda è stato nuovamente ospite di Andrea Pranovi su Radio Roma Capitale. Il giornalista romano è intervenuto sul tema di Ostia Comune, parlando dell’ultimo evento degli autonomisti lidensi tenutosi la settimana scorsa. All’interno dell’intervista, Rapisarda ha ribadito come il sogno di “autonomia” per una parte del X Municipio sia figlio dell’abbandono istituzionale di Roma verso il Litorale.
L’intervento a Radio Roma Capitale di Andrea Rapisarda
Martedì 16 Aprile, Andrea Rapisarda è intervenuto sulla questione di Ostia Comune. “Dobbiamo ringraziare il Comitato Promotore di Ostia Comune, che ormai da diversi mesi sta provando a immaginare un territorio lidense diverso e soprattutto capace di superare quelle difficoltà create dall’amministrazione di Roma Capitale. La svolta autonomista è anzitutto una speranza per un futuro più roseo, che in primis i cittadini lidensi dovrebbero perseguire per un fatto di dignità verso la nostra amata cittadina sul mare”.
Le dure parole di Rapisarda: “Il Sindaco ci ha abbandonato”
Stuzzicato dalle domande di Andrea Pranovi, Rapisarda ha parlato delle condizioni di Ostia. “Il territorio vive una situazione di puro abbandono: non ci sono politiche per favorire il lavoro nei quartieri difficili, per garantire il decoro delle aree cittadine o semplicemente sfruttare il nostro motore turistico”.
“Sul turismo, non siamo critici solo noi adulti – spiega il giornalista lidense -. L’altro giorno ho tenuto un incontro con gli studenti di un liceo di Ostia. Un giovane di circa 15 anni mi ha chiesto: “Perché a Ostia non fanno mai un concerto pubblico?”. Nonostante la giovane età, il ragazzo centrato il punto della situazione: nel progetto turistico di Roma non c’è spazio per Ostia e soprattutto il Comune non vuole investire sul proprio litorale: l’autonomia sarebbe la strada più efficace per tornare a essere competitivi in questo settore economico. Dopotutto, lo stesso Campidoglio ci sta servendo l’ennesima estate senza nemmeno i bagnini sulle spiagge libere”.
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