L’emergenza per il crollo degli alberi tocca tutta Roma: il consigliere Fabrizio Santori segnala la situazione di Ostia, Eur e Aurelio in Consiglio comunale
Non siamo ancora in autunno, eppure a Roma ci troviamo già in emergenza alberi. Tra alberature fatiscenti per la mancanza di cura e il collasso delle stesse sotto i colpi dei primi maltempi, il Comune prova a correre già dalla metà di agosto 2024 ai ripari. Una toppa che difficilmente riuscirà a recuperare gli alberi malati, considerato come gli interventi sugli stessi arbusti arrivano con un ritardo amministrativo di almeno 6 anni sul quadrante della Città Eterna.
Molteplici alberi malati a Roma: la strategia del Campidoglio
Il Campidoglio potrebbe muoversi sull’abbattimento delle alberature, che in numerosi casi risultano già morte e irrecuperabili a qualsiasi tipo d’intervento. L’operazione, già esosa per le casse comunali, sta avvenendo in stato emergenziale sui pini che affacciano sulla via del Mare. Seguono a ruota gli interventi nella zona della Pineta di Castel Fusano, l’area del Parco dell’Appia Antica, il quadrante di Capannelle, la Cecchignola, Monteverde e l’Aurelio. Centinaia di alberi che verranno abbattuti, di cui ancora non è certa una nuova piantumazione con alberature sostitutive.
La vicenda arriva in Consiglio comunale: l’intervento di Fabrizio Santori
Sulla vicenda è intervenuto il Capogruppo della Lega in Campidoglio, il consigliere comunale Fabrizio Santori. “Castel Fusano, via di Villa di Plinio, via dei Pescatori, le saline di Ostia Antica, Monteverde, Gregorio VII – spiega il leghista -. E poi la zona del parco dell’Appia Antica, via di Capannelle, via di Torricola. Sono migliaia gli alberi abbattuti, soprattutto pini marittimi come nella pineta di Castel Fusano, per la quale chiediamo massima attenzione, ma anche di molte altre essenze e in tutta la città. Tagli sbrigativi agostani dopo cure tardive o interventi di prevenzione inesistenti, calcoli da greve lista della spesa che lasciano a terra rami, squallide e pericolose gabbie di nastro di plastica o ceppi confusi nell’immondizia e nelle sterpaglie che sostituiscono in un groviglio di competenze, ma ancor più di incompetenze, il verde meraviglioso di Roma. Ecco la Capitale d’Italia: dove non arriva il fuoco arrivano le malattie e il risultato è sempre lo stesso: distruzione e degrado targati Pd, che a breve farà perdere il primato del comune con più ettari di verde d’Europa. Manca poi una sostituzione seria e costante delle alberature”.
Prosegue il consigliere comunale: “Ora basta, abbiamo anche presentato ben tre interrogazioni negli ultimi mesi per conoscere i motivi di tanto scempio raccogliendo le lamentele e le segnalazioni di moltissimi cittadini e associazioni disperati, ma il suprematismo della sinistra non ha ritenuto opportuno rispondere – spiega Fabrizio Santori -. La Lega chiede un impegno serio e l’immediata istituzione di un tavolo tecnico che riunisca tutti gli enti preposti con l’obiettivo di intervenire sul patrimonio verde della città”.