Salta il Consiglio del X Municipio per l’assenza del PD. Fratelli d’Italia accusa Falconi e chiede le dimissioni. Caos politico e rischio paralisi a Ostia.
La Presidenza di Mario Falconi al X Municipio potrebbe essere ai titoli di coda. In un’indiscrezione che ormai veicola da diversi anni sul territorio lidense, le ultime vicende legate al Consiglio Municipale sembrano guardare a quest’orizzonte: la maggioranza di Centrosinistra non si è presentata, per gran parte, in Aula “Massimo Di Somma”, facendo automaticamente cadere la seduta per la mancanza del numero legale nei tre appelli prestabiliti. Tutto lascerebbe intendere una chiara indicazione politica, col Consiglio che era chiamato a votare alcuni debiti di bilancio legati alle scorse amministrazioni sempre sotto la gestione della Sinistra lidense.
Caos in Aula Di Somma: il PD diserta il Consiglio del X Municipio
Erano pronti i cittadini ad assistere al Consiglio del X Municipio, in una seduta che avrebbe potuto fare piena luce su alcune grandi criticità che toccano il territorio lidense attualmente: spiagge libere ridotte in condizioni precarie, stabilimenti balneari sequestrati, aree verdi e pinete nel degrado, un ritorno prepotente ai furti nelle zone del territorio lidense e soprattutto sul lungomare. Sono le 10:05, quando viene chiamato il terzo appello all’interno dell’Aula “Di Somma”, con l’assenza di numerosi consiglieri di Centrosinistra che finisce per non garantire il numero legale e soprattutto non riuscire a far aprire l’inizio della seduta istituzionale.
Assenze strategiche o disorganizzazione? Tutte le ipotesi sullo stop al Consiglio
La vicenda legata all’assenza dei consiglieri del Partito Democratico, insieme ai volti legati alla coalizione di Centrosinistra, crea numerose interpretazioni sulla vicenda svoltasi ieri al Palazzo del Governatorato. Nella chiave più politica, qualche eletto sostiene in una precisa strategia della maggioranza che sostiene il presidente Falconi: area di governo che, in questo frangente, non vuole esporsi sull’operato delle scorse Amministrazioni e in particolare su quella del 2014, ovvero l’esperienza legata al governo dell’ex presidente Andrea Tassone pre-commissariamento.
Un’altra interpretazione che potrebbe essere data, osservando attentamente le abitudini dell’Aula “Di Somma”, è quella di una vicenda esplosa principalmente per dei consiglieri da sempre ritardatari all’appello. Non è un caso come le sedute, pur iniziando indicativamente alle 8.45 della mattina, spesso partono con gli interventi liberi tra le 9.50 e addirittura le 10.30: si parla di eletti che devono accompagnare i figli a scuola, che devono raggiungere Ostia non vivendo nel X Municipio, oppure che fanno colazione con calma prima di entrare in assemblea. Un numero legale che, già da qualche settimana, scricchiolava e veniva tappato dall’opposizione: almeno fino a ieri, quando l’assenza di qualche consigliere in malattia non ha fatto raggiungere il numero minimo di eletti per far iniziare la seduta.
Fratelli d’Italia contro Falconi: “Coalizione scollegata dal territorio del X Municipio”
Come ovvio, le opposizioni danno una lettura politica della vicenda. Tra loro, anche la voce del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, composto in X Municipio dai consiglieri Giuseppe Conforzi, Sara Adriani e Pietro Malara. “È gravissimo quanto accaduto ieri mattina nell’Aula consiliare ‘Massimo Di Somma’ – spiegano gli eletti insieme al Coordinamento di Fratelli d’Italia locale -, dove il Consiglio del X Municipio non ha potuto neanche iniziare a causa dell’assenza del numero legale da parte della maggioranza di centrosinistra. Un atto irresponsabile e irrispettoso nei confronti dei cittadini lidensi, che ancora una volta assistono allo sfaldamento di una coalizione totalmente scollegata dal territorio che dovrebbe amministrare”.
Proseguono i consiglieri dell’opposizione lidense: “Da mesi denunciamo il degrado politico e istituzionale in cui versa il Municipio. La sinistra parla di panchine, di patentini ideologici per autorizzare eventi nelle sedi pubbliche, e dedica il proprio tempo ad attacchi strumentali contro la Regione Lazio e il presidente Francesco Rocca, o contro il governo nazionale guidato da Giorgia Meloni. Ma non si occupano mai dei problemi reali del territorio: delle spiagge abbandonate, delle aree verdi ridotte a discariche, della paralisi amministrativa che ostacola ogni serio rilancio di Ostia. In Aula si discute tutto tranne che di soluzioni concrete per i cittadini. E se il presidente Mario Falconi – ostaggio di un Partito Democratico lacerato e di una coalizione sempre meno presente – ha compreso l’impossibilità di continuare a governare, allora valuti seriamente le dimissioni e permetta ai cittadini di tornare al voto. Serve un governo municipale stabile, competente e legittimato, capace di rimettere il litorale romano al centro dell’agenda politica”.
Il Consiglio municipale rinviato a oggi, ma il rischio flop resta alto
Per le vicende di ieri, il Consiglio del X Municipio è stato rinviato a oggi. Nonostante l’importanza del punto finanziario legato ai debiti delle Amministrazioni passate, si rischia nuovamente una seduta incapace d’iniziare per la mancanza del numero legale. Pur se in via ufficiosa, diversi consiglieri del Partito Democratico avrebbero già informato i colleghi d’Aula dell’impossibilità di esserci in Assemblea: per quasi tutti, l’assenza sarebbe legata a turni di lavoro o impegni professionali ormai non più rimandabili nei prossimi giorni.