Virginia Raggi e il lungomare di Ostia

Stabilimenti Ostia, la Raggi torna all’attacco sulle concessioni balneari: bacchettati Gualtieri e Falconi

L’ex sindaca Virginia Raggi torna a parlare di concessioni balneari a Ostia e critica fortemente l’operato politico di Roberto Gualtieri e Mario Falconi

L’ex Sindaca di Roma torna a parlare di Ostia. Virginia Raggi ricompare su Facebook, tornando a parlare di politica capitolina e attaccando l’attuale Primo Cittadino della Capitale. La consigliera comunale lo fa riproponendo una storica battaglia del Movimento 5 Stelle, legata alle nuove concessioni balneari sul territorio lidense. Una battaglia di legalità che, a suo parere, Roberto Gualtieri e Mario Falconi avrebbe interrotto senza motivo e per riconfermare gli ex concessionari.

Stabilimenti Ostia: Virginia Raggi torna a parlare dei balneari

Tra le iniziative più evidenti dell’Amministrazione di Virginia Raggi, ci fu la volontà della messa a bando delle concessioni legate agli stabilimenti balneari. Una mossa che, negli anni, creò una profonda spaccatura tra la categoria imprenditoriale e la sua Giunta. Una guerra fredda dove nel mezzo si trovava Ostia, che proprio per queste tensioni istituzionali cominciò a percepire una graduale paralisi sulla gestione turistica del territorio.

La bocciatura delle politiche di Roberto Gualtieri e Mario Falconi

L’ex Sindaca boccia senza troppi giri di parole l’operato del suo successore. Il nodo della questione è proprio intorno alle concessioni balneari di Ostia, dove il Movimento 5 Stelle confida ancora nella bontà delle direttive Bolkestein e soprattutto la messa a bando di quest’importanti siti turistici. Una linea radicale, che dal 2020 ha aperto ricorsi da parte dei concessionari e ancora oggi vede una situazione molto confusa.

Stabilimenti Ostia: le parole dell’ex Sindaca di Roma

E’ lungo il post su Facebook di Virginia Raggi, dove scrive: “Ho ingaggiato una battaglia sulle concessioni balneari per restituire il mare ed il lungomare di Ostia ai cittadini. Non tutti lo sanno ma stiamo parlando di una delle passeggiate più lunghe d’Italia. Sfortunatamente, anche una delle più colpite dall’abusivismo. Per poter applicare la direttiva Bolkestein del 2006 e mandare a gara le concessioni balneari, mi sono dovuta rivolgere persino all’Antitrust che ha dichiarato l’illegittimità delle numerose leggi italiane che negli anni ne hanno sempre rinviato l’entrata in vigore“.

Prosegue l’ex Sindaca di Roma: “Così nel 2020, come sindaca, oltre a dirlo, ho messo a bando le concessioni di quelle spiagge. Chiaramente si è scatenata la rabbia di tutti i vecchi concessionari ma grazie al mio bando, ben 37 stabilimenti e 9 chioschi potevano essere assegnati a chi partecipava ad un regolare gara. Con i bandi ci sarebbero stati più servizi ed il Comune avrebbe incassato più denaro per riqualificare proprio quelle aree“.

Conclude la Raggi: “Poi è subentrata la nuova amministrazione municipale che ha bloccato l’assegnazione delle gare, prorogando le vecchie licenze fino al 2023. Nel 2024, l’amministrazione Gualtieri ha nuovamente optato per l’affidamento diretto ancora ai vecchi gestori e con la solita promessa di un nuovo bando mai arrivato. Nel frattempo, però, uno degli operatori che aveva vinto legittimamente la gara del 2020, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato affinché gli fosse assegnata la concessione vinta con il mio bando ed ha ottenuto ragione. Grazie a questa sentenza, altri legittimi vincitori hanno presentato ricorso al Tar per vedersi assegnare le concessioni vinte, ma sospese. Ora l’amministrazione deve intervenire per applicare il mio bando, e noi vigiliamo“.

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