La stazione metro Cipro a Roma versa nel degrado: rifiuti, materassi e clochard a pochi passi dal Vaticano, senza interventi né controlli dal Comune.
Chi ambiva a un riqualificazione delle stazioni metropolitane di Roma, soprattutto in concomitanza all’Anno Santo che tocca la Capitale, purtroppo dovrà ricredersi. Molte stazioni metropolitane romane vivono una condizione di profondo degrado, con treni poco sicuri, borseggiatori e aree urbane limitrofi in balia del pieno abbandono. Una fotografia visibile in tantissime fermate metropolitane, come nel caso di quella che copre il quadrante Cipro.
Stazione Cipro nel caos a Roma: degrado, sporcizia e abbandono a due passi da San Pietro
Uno stato di forte trascuratezza quello che tocca la stazione di Cipro, nonostante parliamo di una delle fermate maggiormente utilizzate dai pellegrini che visitano la Città Eterna per l’Anno giubilare. Distante meno di due chilometri dalla Basilica di San Pietro, possiamo definirla una delle stazioni maggiormente frequentate dai turisti in questo momento storico insieme a Lepanto e Ottaviano nel quadrante vicino alla Città del Vaticano. Nonostante gli occhi del mondo addosso, almeno dal Comune di Roma non si riesce ad attivare un iter volto al pieno decoro di questa zona e gli spazi esterni ai locali ferroviari.
La denuncia del consigliere Santori: “Clochard e rifiuti ovunque, la Città Eterna è allo sbando”
A sollevare la questione sul decoro della stazione Cipro, è il consigliere comunale della Lega Fabrizio Santori. L’eletto in Consiglio Comunale, dopo un sopralluogo presso la struttura ferroviaria, scrive sul proprio profilo Facebook: “Quello che accade ogni giorno nella stazione Cipro è lo specchio di una città lasciata a se stessa: persone che vivono tra sporcizia, materassi, cartoni e degrado. L’accoglienza senza regole, la mancanza di controlli e una gestione superficiale del territorio stanno trasformando Roma in una città dove il decoro è un privilegio e non un diritto. Serve un cambio di passo: legalità, rispetto e decoro devono tornare al centro. Roma merita di più”.
Materassi e cartoni a cielo aperto: le immagini del bivacco a Roma
Nel proprio sopralluogo presso Cipro, il consigliere Santori riprende la gravità presente all’esterno della stazione. Nei punti per accedere ai locali interni e quindi le banchine, si è creato un corridoio di diversi materassi: materiali che, notte e giorno, vedrebbero soggetti in piena emergenza abitativa dormirci o bivaccare. Durante il giro dell’eletto leghista, sono almeno cinque i materassi riposti alle pareti del ballatoio legato alla struttura metropolitana.
Una situazione di forte disagio sociale, col materasso che sembra allietare il bivacco o il riposo solamente di quei clochard maggiormente fortunati. Come raccontano le foto scattate dall’eletto al Comune di Roma, nell’emergenza abitativa e sociale ci sono anche persone molto più sfortunate: in questo senso, paradossalmente, chi neanche può permettersi dei materassi per dormire, ma è costretto a crearsi dei giacigli con più cartoni e con il tentativo di dare agli stessi materiali una forma di letto.
Clochard tra i rifiuti: la dignità umana sotto i binari
La situazione evidenzia una gravità assoluta per la dignità di queste persone e soprattutto il decoro di un’area centrale di Roma. Come visibile, i senzatetto vivono tra coperte e lenzuoli portati dalle associazioni umanitarie per dormire leggermente meglio durante la notte. Poi, tra un materasso e l’altro, troviamo rifiuti, sacchi della spazzatura, vestiti vecchi e qualche telo utilizzato probabilmente per asciugarsi dopo le docce presso i vicino locali delle realtà umanitarie o addirittura alle fontanelle della zona. Alle due del pomeriggio, qualcuno ancora dorme sul proprio giaciglio di fortuna. Altri, connazionali, chiacchierano davanti a un cartone di vino. L’alcol, probabilmente, fa dimenticare più facilmente il peso della solitudine e soprattutto il disagio sociale legato ai una vita all’interno di questo contesto. In tutto ciò però, sul piano degli aiuti, non si vedono i servizi sociali del Comune di Roma.