Alla Magliana di Roma occupazioni abusive record, scuola “8 Marzo” trasformata in discarica. I residenti: “Schiamazzi notturni e zero controlli”.
Come molti altri quartieri di Roma Capitale, anche la Magliana vive una situazione di profondo degrado urbano. Tra la totale assenza di controllo istituzionale e una diffusa illegalità, i residenti sono costretti a convivere con condizioni di invivibilità sempre più gravi: occupazioni abusive in crescita esponenziale, fino al punto da interessare perfino una struttura scolastica. Una vicenda che, in queste ore, è arrivata in Campidoglio grazie all’interessamento della Lega Salvini Premier. Il consigliere comunale Fabrizio Santori ha infatti chiesto chiarimenti ufficiali al sindaco Roberto Gualtieri.
Degrado urbano alla Magliana: la denuncia dei consiglieri della Lega
“Quale futuro per la Magliana?” la domanda lanciata al Campidoglio
«Quale futuro per il territorio della Magliana?» è la domanda posta da Fabrizio Santori insieme al consigliere dell’XI Municipio, Daniele Catalano. Il quartiere vive un degrado costante e inarrestabile, una condizione ormai sotto gli occhi di tutti, residenti compresi. Le illegalità dilagano impunemente sotto lo sguardo passivo delle istituzioni, compromettendo gravemente la vivibilità dell’intero quadrante.
Case INPS occupate alla Magliana: “Quasi la metà è in mano agli abusivi”
I dati denunciati da Santori: 40% di occupazioni abusive
A far tremare il Comune sono i dati resi pubblici dal consigliere Santori sulle occupazioni delle Case dell’INPS nel quartiere della Magliana. Le palazzine di via dell’Impruneta, ai civici 7, 9, 13 e 15, registrano un tasso di occupazione abusiva che tocca punte del 40%. Un dato allarmante, aggravato dalla presenza di allacci abusivi alla rete elettrica, con furti di corrente e rischi strutturali. Il tutto in un contesto urbano segnato da continui episodi di violenza e totale assenza di sicurezza.
La scuola “8 Marzo” di Roma ridotta a discarica: rifiuti tra le mura scolastiche
Degrado estremo nell’ex scuola in via dell’Impruneta
Un altro caso emblematico di abbandono riguarda l’ex scuola “8 Marzo”, sempre a via dell’Impruneta. La struttura, un tempo sede scolastica, è stata prima occupata abusivamente, poi vandalizzata e oggi trasformata in una vera e propria discarica abusiva. All’interno sono stati ammassati rifiuti di ogni genere, anche in prossimità delle abitazioni. I cittadini hanno denunciato i rischi igienico-sanitari al Comune e al Campidoglio, ma finora senza alcun riscontro concreto da parte delle istituzioni.
“Non si dorme più”: la rabbia dei residenti dell’XI Municipio di Roma tra schiamazzi e caos notturno
La testimonianza: “Questa strada è diventata una discoteca”
Oltre alle occupazioni e al degrado strutturale, i residenti denunciano anche l’insicurezza notturna. Un cittadino racconta:
“Qui non si dorme più. Gli schiamazzi vanno avanti fino alle 4 del mattino: prima i ragazzini che urlano sotto i balconi, poi le auto parcheggiate con lo stereo a tutto volume. È diventato impossibile vivere serenamente. Nonostante gli esposti e le continue segnalazioni, le forze dell’ordine non si vedono mai. Siamo abbandonati da Municipio e Comune”.
L’appello della Lega a Roma: “Gualtieri convochi subito un tavolo sicurezza”
Le richieste di Santori e Catalano: “Subito sgomberi e bonifiche”
A chiudere il quadro è il commento congiunto dei consiglieri Fabrizio Santori e Daniele Catalano, che rilanciano la richiesta di intervento in Aula Giulio Cesare e all’interno del Municipio XI:
“Chiediamo interventi immediati: lo sgombero degli immobili INPS occupati, la bonifica urgente della scuola ‘8 Marzo’ e una presenza costante della Polizia Locale per garantire ordine e sicurezza. Il sindaco Gualtieri porti il tema Magliana al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. E se non è in grado di garantire neanche il minimo decoro, lo dica chiaramente: non lasci i cittadini soli, tra abbandono e degrado”.
Si attende, adesso, un intervento sulla tematica da parte del Campidoglio, in un contesto dove sono gli stessi residenti a reclamare l’attenzione delle istituzioni capitoline.