Alta velocità e rischio investimenti tra Ardeatino e Tor Marancia a Roma: i residenti lanciano l’allarme e chiedono misure urgenti per la sicurezza stradale.

Una tragedia annunciata per le strade di Roma. È quanto denunciano diversi residenti tra il quadrante dell’Ardeatino e Tor Marancia, nell’VIII Municipio capitolino: i cittadini segnalano non solo la presenza di alta velocità lungo le arterie urbane dei propri quartieri, ma anche automobilisti che sfrecciano ignorando le più basilari regole del Codice della Strada. Tutto ciò, peraltro, con il concreto rischio di innescare gravissimi incidenti stradali o di causare l’investimento di pedoni mentre attraversano la strada.

Residenti dell’VIII Municipio di Roma Capitale: “Le nostre strade sono pericolose”

I residenti ormai hanno paura di uscire di casa e, soprattutto, di attraversare sulle strisce pedonali, consapevoli del fatto che molti automobilisti sfrecciano a tutta velocità lungo le vie del quartiere. In una zona dove sorgono uffici, scuole e negozi, alcune persone irresponsabili sembrano aver scambiato le arterie della viabilità locale per un autodromo, dove premere l’acceleratore e raggiungere velocità proibitive.

Le strade più pericolose tra Ardeatino e Tor Marancia

Tra le strade che intimoriscono maggiormente i residenti dell’VIII Municipio, in particolare coloro che vivono nei pressi della Tenuta di Tor Marancia, c’è via Giulio Aristide Sartorio. Questa lunga arteria, che si estende per oltre un chilometro, nella mente di qualche incosciente si trasforma in un rettilineo dove lanciare a tutta velocità il proprio veicolo. Un comportamento sconsiderato e irresponsabile, che potrebbe davvero sfociare in una tragedia. Sulla vicenda è categorico Franco Baroni, Presidente del Comitato Residenti Ardeatino-Tor Marancia: “Vivo da una vita qui e vi assicuro che, se non cambieranno le cose, dobbiamo aspettarci una situazione irreparabile.”

Auto a folle velocità tra piazza Lante e piazza Lotto a Roma

Qualcuno, irresponsabilmente, ha scambiato le strade dell’VIII Municipio per un circuito di Formula 1: le auto vengono spinte a velocità altissime, ignorando segnaletica e regole, con il rischio concreto di investire altri cittadini, in particolare i bambini residenti nella zona. Una prassi drammatica, considerato che molti di questi automobilisti spericolati ignorano del tutto la segnaletica orizzontale degli attraversamenti pedonali e, addirittura, aumentano la velocità proprio in prossimità di questi spazi.

Un fenomeno che, come sanno molto bene i residenti, non è isolato nel quadrante dell’VIII Municipio. Uscire di casa diventa un atto di coraggio, tanto che molti parlano di dover farsi il “segno della croce” prima di attraversare su viale Carlo Tommaso Odescalchi, largo Benedetto Bompiani, via Eusebio Chini e molte altre strade della zona. La mancanza di controlli stradali e di misure efficaci per la riduzione della velocità contribuisce ad aumentare il rischio di incidenti giorno dopo giorno.

La proposta del Comitato: “Installare dossi prima delle strisce”

I residenti, ormai da anni, vivono nel timore costante di essere travolti da un’auto guidata da qualche soggetto spericolato. Una situazione che, secondo le parole di Franco Baroni, è stata segnalata più volte alle istituzioni, ma senza ottenere risposte concrete. L’obiettivo ora è chiaro: mettere in atto misure strutturali e urgenti per garantire la sicurezza stradale in questo quadrante dell’VIII Municipio, tra l’Ardeatino e Tor Marancia.

Come spiega lo stesso Presidente del Comitato Residenti Ardeatino-Tor Marancia, la soluzione è ben definita: “Serve ripensare gli attraversamenti pedonali della zona. Già da anni mi batto per l’installazione di dossi gommati sulle nostre strade, da posizionare almeno 10-15 metri prima delle strisce pedonali. Credo sia l’unica soluzione, coerente con quanto previsto dal Codice della Strada, che possa aiutarci a ridurre realmente la velocità dei veicoli in questo vasto quartiere dell’VIII Municipio. Speriamo che dall’Amministrazione arrivi finalmente un benestare, perché nessuno di noi vorrebbe, un domani, leggere notizie legate a tragedie che si potevano evitare.”