Pietralata, una strada rende pericoloso il Parco Pertini: la rabbia dei residenti

Roma – Sta lentamente morendo il Parco Pertini, area verde che sorge nel cuore del quartiere romano di Pietralata. A ucciderlo gradualmente, sarebbe l’apertura al traffico veicolare su via Lise Meitner, una strada che divide questo piccolo giardino pubblico in due parti.

LA STRADA CHE RENDE INVIVIBILE IL PARCO – Via Lise Meitner fino al 2012 è stata una via aperta solo al traffico ciclopedonale, come testimoniato dai video del Comitato Colline e Valli di Pietralata e Tiburtina, che dimostrano come al suo interno venivano raccolte un gran numero di famiglie e bambini nelle belle giornate. Un dato drasticamente venuto meno con l’apertura al transito veicolare di questa strada, avvenuta verso la fine dell’esperienza Alemanno come Sindaco di Roma e rimasta poi invariata con le gestioni cittadine di Ignazio Marino e Virginia Raggi. “Aprire la circolazione dei mezzi a via Lise Meitner – secondo il parere del Comitato di Quartiere locale – ha allontanato le persone dal Parco Pertini. L’area verde è stata divisa in due parti, con il lato che affaccia su via della Lignite addirittura recintato da un guardrail per evitare l’accesso dei cittadini in quel punto. Altro fattore da tenere in considerazione, è la possibilità d’incidenti lungo la stessa strada che divide il parchetto: basta veramente poco a un bambino per essere investito, magari perché nel gioco esce ingenuamente dal perimetro del giardino pubblico e s’immette sulle corsie stradali mentre sopraggiunge un mezzo. Una condizione che ogni singolo genitore con coscienza vuole evitare, non frequentando quest’area con i propri figli a priori.

NOVE ANNI DI PERICOLI – Come ci racconta Francesco Saporito (Presidente del Comitato Colline e Valli di Pietralata e Tiburtina), la questione del Parco Pertini è una situazione di pericolo rimasta irrisolta da almeno nove anni. Nonostante le sollecitazioni politiche sulla faccenda, le raccolte firme con centinaia di aderenti, le denunce e il problema messo in mano a legali, nulla ancora si è fatto per tamponare quello che è un disagio di molti cittadini. Eppure, in tutto questo tempo sono cambiati tre sindaci e altrettanti presidenti del Municipio, che riguardo alla questione hanno fatto percepire una certa superficialità.

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