A Ostia musica araba ad alto volume fino all’alba in piazza Gasparri. I residenti denunciano: “Quartiere fuori controllo, qui non si dorme più”.
A Ostia, in alcune aree del territorio, la convivenza tra residenti e minoranze etniche si sta facendo sempre più difficile. L’ultimo caso arriva da piazza Lorenzo Gasparri, dove diversi cittadini denunciano feste notturne organizzate da un gruppo di origine magrebina. Secondo le testimonianze, la musica ad alto volume inizierebbe all’ora di cena per proseguire fino all’alba, disturbando la quiete pubblica in un quartiere già segnato da forti criticità sociali.
Musica araba nella notte a Ostia: il caso di piazza Gasparri
“Una festa continua che toglie il sonno a un intero quartiere”
La segnalazione è stata pubblicata sul gruppo social “Ostia Informa” da un residente di Nuova Ostia, che ha raccontato l’ennesima nottata insonne tra sabato e domenica.
Una musica araba ad altissimo volume, proveniente presumibilmente da un’abitazione o direttamente dalla piazza, ha tenuto svegli gli abitanti per tutta la notte. Il gruppo autore del disturbo, già noto per altri episodi simili, non avrebbe mostrato alcuna intenzione di interrompere i festeggiamenti, nemmeno dopo le proteste di alcuni vicini.
Piazza Gasparri come una discoteca etnica: nessun controllo all’orizzonte
Una situazione che si ripete nel silenzio delle istituzioni
L’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine e degli organi preposti del Comune di Roma ha permesso il ripetersi di questi episodi. Secondo quanto raccontano i residenti, i raduni avverrebbero in strada o all’interno di appartamenti, in circostanze formalmente legali fino a quando non entrano in gioco impianti stereo ad alto volume, spesso attivi fino all’alba.
“Alle sei del mattino la musica era ancora accesa a Nuova Ostia”
Il racconto dei residenti tra rabbia e frustrazione
“Sabato la musica è iniziata alle 20. Alle 2 di notte più di una persona ha iniziato a urlare dai balconi per farli smettere, ma senza risultato. Alle sei del mattino si sentiva ancora la musica araba, e nessuno ha chiuso occhio”, racconta un abitante della zona.
Un altro residente aggiunge:
“Ci accusano di prendercela con la comunità magrebina, ma non è vero. In passato siamo stati severi anche con i ragazzi del posto, compresi i nostri figli. Chiediamo solo che vengano rispettate le regole e garantita la vivibilità del quartiere”.
“Nessuno ci ha ascoltato, nemmeno le autorità”
Una discoteca abusiva che nessuno ferma
“Non ci risulta alcun permesso per feste pubbliche – spiega un altro residente – a parte quella alla Spiaggia Ocra, che però è un evento organizzato. Quella di sabato è stata una vera e propria discoteca etnica improvvisata, con stereo a tutto volume, e nessuno è venuto a controllare nonostante le segnalazioni ai numeri di emergenza”.
Tra minoranze e degrado: il rischio dell’effetto Lido Centro in altre zone di Ostia
Quando l’abbandono istituzionale trasforma i quartieri
Il caso di piazza Gasparri si inserisce in un quadro più ampio di degrado urbano e tensioni sociali. Zone come Lido Centro, da tempo, vivono un’emergenza sociale evidente.
Accanto alla presenza di gruppi coinvolti in attività di spaccio, si segnalano anche senza fissa dimora che bivaccano sotto i portoni, fanno i propri bisogni tra le siepi e si ritrovano in stati alterati da alcol o stupefacenti, con situazioni spesso documentate dai residenti stessi. Una situazione ben conosciuta dalle istituzioni del X Municipio, cui però nemmeno quest’estate sembra riuscire a trovare un costruttivo e concreto rimedio: nonostante si parli della “porta ferroviaria” di Ostia su Roma, si dimostra molto complesso il mantenimento del decoro e l’ordine in questo quadrante centrale della cittadina balneare capitolina. Tutto ciò, peraltro, nonostante il transito di turisti verso questo territorio per il periodo estivo e soprattutto l’Anno Santo, ovvero un periodo dove le istituzioni romane avevano promesso il superamento di tali criticità per garantire un’esperienza vivibile del Giubileo.