Muretto danneggiato sul lungomare Duca degli Abruzzi

Ostia, muretto crolla dopo i lavori alle spiagge libere: danni e rabbia davanti al Porto Turistico

A Ostia crolla un muretto dopo i lavori sulle spiagge libere: mezzi pesanti danneggiano l’area pedonale. Residenti denunciano degrado e assenza del Municipio.

Il lungomare di Ostia è ferito e, almeno per ora, anche sfregiato sul piano estetico. Da una parte, la sabbia ormai sparita davanti a piazza Lorenzo Gasparri e al Porto Turistico di Roma; dall’altra, i danni provocati dai camion che nell’ultimo mese hanno operato presso l’ex spiaggia dei cani: un’area pedonale dove i mezzi pesanti hanno letteralmente sbriciolato un muretto di mattoni, con il X Municipio che, finora, non è ancora intervenuto per porre rimedio ai danni evidenti.

Il lungomare di Ostia danneggiato dai lavori: cosa è successo

Per accedere alle spiagge libere di Nuova Ostia, molti camion e furgoni sono dovuti passare sopra un muretto di pochi centimetri, situato a poca distanza dall’ingresso del Porto di Roma. Si tratta di strutture non progettate per sostenere il transito di mezzi pesanti, che sotto il loro peso sono andate completamente distrutte. Come già documentato sul nostro sito, i mattoni, schiacciati dalle vetture edili, si sono staccati o, nei casi peggiori, addirittura sbriciolati all’interno dell’area pedonale del lungomare lidense.

Le denunce dei cittadini: “Il Municipio è assente”

La vicenda era stata segnalata alla nostra redazione da alcuni lettori. Chi, per motivi di salute, passeggia ogni mattina lungo il lungomare lidense si è trovato ad assistere al costante deperimento della struttura estetica a pochi passi dal Porto di Ostia. Camion che, fin dalle prime ore del mattino, transitavano sul piccolo muretto, aggravando crepe e cedimenti, contribuendo così all’aumento del degrado in quel tratto del lungomare.

Manutenzione fai-da-te sul lungomare di Nuova Ostia e accuse al Comune di Roma

Cresce il risentimento tra molti residenti di Nuova Ostia, oggi alle prese con una manutenzione “fai da te” di alcune passerelle in legno, una delle quali, nelle settimane scorse, ha causato il ferimento di una donna. “Quando il Comune mette mano alla spiaggia – racconta un cittadino – puntualmente i danni e i problemi si ingigantiscono. Siamo costretti, per la nostra incolumità e quella dei nostri familiari, a intervenire in autonomia, anche se è illegale. È l’unica strada percorribile: alle PEC e alle email il X Municipio, come il Comune di Roma, non risponde mai. Ma soprattutto, non invia mai i tecnici.”

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