A Ostia Levante i camper restano sul lungomare tra sosta selvaggia, liquami in strada e proteste dei residenti. Lettera aperta al presidente Falconi.
Tornano a interrogarsi i residenti di Ostia sul futuro dei camperisti. Nell’area di Levante, eccetto piazza Sirio dove sono stati affissi i divieti di sosta per camper e roulotte, la presenza selvaggia di questi mezzi non è diminuita. Se da un lato si registra un timido intervento con la liberazione di piazzale Magellano e l’emanazione di ordinanze per viale Mediterraneo (ancora oggi poco rispettate), la situazione dei bivacchi nei pressi del lungomare continua a sollevare numerosi interrogativi tra i cittadini. Residenti che, dopo le promesse politiche di alcuni consiglieri di maggioranza, hanno deciso in queste ore di scrivere direttamente al presidente Mario Falconi e ai vertici della Direzione Tecnica del X Municipio di Roma Capitale.
Ostia Levante, la rabbia dei residenti contro i camper sul lungomare
I divieti ignorati e le promesse politiche mai mantenute
Una cittadina di Ostia Levante, ormai esausta del degrado urbano generato da alcuni camperisti in quel tratto della cittadina balneare, ha inviato una lettera aperta al presidente Falconi. Come evidenzia la residente, che chiameremo Patrizia (nome di fantasia), il problema dei camper è decennale. La loro presenza a poca distanza dal lungomare non rappresenta soltanto un problema igienico-sanitario, con il puntuale sversamento di liquami sulla strada o nelle aree verdi, ma anche una questione legata alla sosta prolungata in un’area non attrezzata per le attività di campeggio. Anzi, facendo riferimento al caso di viale Mediterraneo, si può tranquillamente parlare di mezzi in sosta in un’area dove il campeggio è espressamente vietato, per motivi ambientali e di quieto vivere con i residenti della zona.
Documenti, patenti e revisioni: i dubbi sui camperisti
Mezzi in strada senza controlli? Le richieste di chiarezza
Un altro punto sollevato dalla signora Patrizia riguarda la documentazione dei camper, necessaria per poter sostare legalmente sul territorio. Nonostante le molteplici segnalazioni sulla loro presenza lungo il litorale di Ostia Levante, non è chiaro se questi mezzi abbiano revisioni valide o assicurazioni attive. A oggi, inoltre, non risulta se i proprietari siano in possesso dei certificati di proprietà dei veicoli o delle corrette tipologie di patente (B, B96, C1 o C) per condurre tali mezzi. Domande legittime, alle quali i cittadini chiedono risposte chiare e documentate.
La politica locale di Ostia e la tolleranza verso i bivacchi
Assistenza o lassismo? Una scelta che divide il litorale
Quel che sembra emergere, nel fenomeno dei camper a Ostia Levante, è che negli anni si sia manifestata una volontà politica, anche se mai ufficialmente dichiarata, di mantenere quei mezzi su strada. Una linea forse nata dall’intento di prestare assistenza ai più bisognosi, ma che ha finito per creare numerosi problemi nelle aree colpite. Questa volontà, che prescinde dalle bandiere politiche, avrebbe di fatto consentito a roulotte e camper di occupare spazi pubblici anche in zone dove il campeggio è esplicitamente vietato dalle normative.
Trattamento diverso tra cittadini e camperisti: le accuse dei residenti di Ostia
“A noi sequestrano l’auto, a loro si lascia tutto impunito”
Resta evidente, infine, come la situazione che riguarda i diversi quadranti di Ostia Levante metta in luce una disparità di trattamento nei controlli tra camperisti e cittadini residenti. Se da un lato i residenti vengono sottoposti a verifiche puntuali e approfondite, dall’altro si tende a chiudere un occhio sulle irregolarità legate alla sosta selvaggia, allo scarico illecito di liquami e alla mancanza di documentazione da parte dei camperisti. Una condizione che, in altri contesti, avrebbe portato al sequestro immediato dei mezzi, ma che a Ostia sembra seguire un copione diverso. Come denuncia con amarezza la signora Patrizia: “Se lo avessimo fatto noi cittadini, ci avrebbero sequestrato i veicoli per mesi. Ma per i camperisti, qui a Ostia, non sembra valere lo stesso trattamento”.