Clochard accendono un barbecue sulla spiaggia libera di Ostia, davanti alla Vittorio Emanuele. Degrado e zero controlli nel cuore del litorale romano.
Le spiagge di Ostia sono un luogo senza regole e tantomeno controllo. E’ il dato tratto con l’inizio dell’attuale stagione estiva, partita probabilmente nel peggior modo da qualche decennio a questa parte. L’ultima storia ci arriva dal lungomare Paolo Toscanelli, dove un gruppo di sbandati ha organizzato una grigliata di prima mattina sotto la struttura occupata dell’ex ufficio tecnico locale: fumo, scintille, fiamme e urla, che hanno attirato l’attenzione di bagnanti e residenti.
Spiagge libere di Ostia senza controllo: parte male la stagione estiva 2025
Sono le nove del mattino, quando dalla Spiaggia Libera Gialla si leva una nuvola altissima di fumo grigio. Ci troviamo sul lato di costa davanti all’ex Colonia Vittorio Emanuele III, storicamente occupata da minoranze etniche e al centro d’indagini per affari illeciti all’interno della struttura. Se il degrado tocca lo storico stabile, meglio non va nel vicino ufficio tecnico, dove altri stranieri hanno ormai da tempo occupato i locali e creato una discarica vista mare.
La fotografia dell’attuale mancanza di controlli è riscontrabile sul lato che affaccia sulla spiaggia, dove ieri mattina almeno nove giovani, tra sudamericani e magrebini, hanno organizzato una brace proprio davanti ai locali occupati. Tra loro ci sono due donne, con gli altri impegnati a tenere viva la fiamma, mettere sulla brace delle carni e bere delle bottiglie di birra. Una scena ripresa dai residenti e poi pubblicata sul canale Facebook di Mauro Delicato, attivista lidense che da diversi anni evidenzia le criticità sul piano del decoro e la legalità in questo quadrante di Ostia Ponente.
Il video-denuncia dell’attivista Mauro Delicato
Con il video della “braciolata vista mare”, Delicato è tornato a criticare l’operato del Campidoglio, in particolare del sindaco Roberto Gualtieri e l’Assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Andrea Tobia Zevi. Alle istituzioni comunali viene contestata l’ultima ordinanza balneare, dove lo stesso Sindaco vietava categoricamente i barbecue sugli arenili e addirittura il passaggio dei venditori ambulanti abusivi lungo le spiagge: molti dei quali, come risaputo, provenienti proprio dalla struttura del Vittorio Emanuele.
Come evidenzia l’ordinanza balneare, le regole e le visioni politiche sono ben scritte per la gestione del litorale: ma chi dovrebbe effettivamente controllare affinché simili tasselli vengano rispettati alla lettera? Come nota Delicato, nessuno contrasta i giovani alle prese con il barbecue: tutto ciò nonostante il concreto rischio di dar fuoco a spazi dell’arenile e soprattutto alla struttura dell’ufficio tecnico, dove già uno scorso sopralluogo di Fratelli d’Italia aveva evidenziato la presenza di documenti sensibili all’interno dei locali occupati.
Ostia in stallo tra degrado e concessioni bloccate
La zona della Vittorio Emanuele può essere etichettata come uno dei quadranti più problematici del litorale, in una chiave di lettura che però non può negare le criticità emerse anche sugli arenili pubblici delle altre zone di Ostia. Chi ha vinto il bando per le concessioni sulle spiagge libere, attende di poter aprire i chioschi, sapere dove potersi attaccare ai condotti fognari e avere maggiore chiarezza dall’Assessorato al Patrimonio sulle tempistiche. Arrivati al 7 giugno, le sensazioni sono pessime: la stagione è iniziata da più di un mese, con la vincita della concessione che nel complessivo al momento non si è rivelata un affare. Anzi, per qualcuno una perdita di soldi in un investimento bloccato dal Campidoglio e la sua mancanza di chiarezza.
Resta da capire, ora, se col passare dei giorni un filo di luce potrà toccare la vicenda e magari sbloccare la situazione amministrativa. Non solo per salvaguardare gli investimenti portati avanti dagli attuali concessionari, ma anche per garantire delle spiagge libere più dignitose per i cittadini lidensi e soprattutto i turisti che vengono a trovarci. Una condizione di precarietà che, per completezza d’informazione, vige attualmente anche nei lotti di Nuova Ostia sotto la gestione del Comune di Roma e Zètema.